Lisa Pomari, 27 anni, lancia la sua linea di moda e riunisce altri creativi ticinesi nel suo atélier: «Noi, contro i pregiudizi della gente e la grande concorrenza di Milano»
LOCARNO - Stilisti emergenti ticinesi unitevi. È l'appello, silenzioso, lanciato da Lisa Pomari, 27 anni, di Locarno. Dopo gli studi in fashion design a Milano, la giovane creativa ha lanciato una sua linea di moda, la LP4, con capi principalmente al femminile. Non solo. Il suo studio-atélier si è trasformato in un luogo in cui gli stilisti possono incontrarsi, creare e discutere.
Cosa significa, oggi, essere stilisti nella Svizzera italiana?
«Bisogna fare fronte soprattutto ai pregiudizi. Da noi i mestieri creativi sono visti un po' come se fossero hobby. Non si dà una connotazione seria a questo ambito professionale. E poi c'è la concorrenza enorme di una grande città come Milano».
La vostra carriera sembra indirizzata verso un vicolo cieco dunque. Come se ne esce?
«Puntando sui prodotti locali. La mia linea, come quella degli altri stilisti che partecipano al mio progetto, è realizzata interamente in Ticino. Noi siamo i designer e produciamo, in prima persona, i nostri capi».
Questo farà, però, lievitare il prezzo dei vostri abiti. O no?
«No. Il concetto è che tutti devono potersi permettere uno dei nostri vestiti. Le nostre linee sono trendy, colorate, giovanili e rispettose dell'ambiente. Ad esempio, io punto parecchio sulla fibra naturale».
Una start-up nel mondo della moda. Come si arriva a fare affari veri?
«Piano piano. La nostra vetrina rappresenta un buon punto di partenza. Poi c'è internet. E ci sono alcuni negozi che rivendono i nostri prodotti. Tutto è graduale. E bisogna avere tanta costanza. Molte volte si ha bisogno di confronto, di avere un'opinione da parte di persone che ti possono capire. È questo il nostro valore aggiunto».