Differenze salariali, ma anche troppe vie dedicate a cittadini di sesso maschile. Per quattro consiglieri comunali della capitale la situazione va cambiata
BELLINZONA - Bellinzona è troppo maschilista. È questo il pensiero dei consiglieri comunali Ronald David, Marco Noi (I Verdi), Alessandro Lucchini (Unità di sinistra/PC) e Lisa Boscolo (Unità di sinistra/GISO) che hanno deciso di interpellare in tal senso il Municipio.
Nonostante il fatto che l'ente pubblico avrebbe più possibilità di intervenire, dati alla mano permangono infatti forti differenze salariali spiegabili unicamente sulla base del genere. «È quindi prioritario che le Città e i comuni svolgano un ruolo di primo piano per riequilibrare le differenze salariali all'interno della propria amministrazione, in particolare in un cantone come il nostro dove le differenze sono più marcate che altrove», sostengono i quattro, che auspicano un'analisi seria ed indipendente della situazione e una strategia volta a superare questo divario.
Ma la «cultura maschilista» della capitale non riguarda solo i livelli salariali. Un esempio portato dagli interpellanti si riferisce allo stradario e ai nomi delle vie: «Quante sono intitolate a illustri cittadini di sesso maschile e quante ad illustre cittadine di sesso femminile?». Anche in questo, che risulta una competenza municipale, per i consiglieri comunali è necessario agire.
Di seguito, tutte le domande rivolte al Municipio: