Il consigliere comunale UDC Tuto Rossi interpella il Municipio e chiede se non sia il caso di sospendere l'esperimento, rimandandolo all'anno prossimo
BELLINZONA - Il consigliere comunale UDC Tuto Rossi inoltrerà oggi al Municipio di Bellinzona un'interpellanza riguardante il bicchiere del Carnevale Rabadan e presunti rischi di contagio infettivo che potrebbe causare.
Pur lodandone la praticità in determinati contesti, Rossi ritiene che «simile bicchiere può tuttavia diventare un pericoloso strumento di contagio laddove il rischio di confusione non può essere evitato. Tant’è vero che né alla Valascia, né alla Corner Arena e nemmeno alla Coppa Spengler viene utilizzato».
Rabadan è notoriamente una manifestazione d'interesse sovracantonale, e che richiama visitatori anche dall'estero. «Manifestazioni come il carnevale sono ecosostenibili soltanto se gli organizzatori garantiscono il rispetto più assoluto delle norme d’igiene sanitario, con stoviglie incontaminate e latrine costantemente disinfettate» aggiunge l'esponente democentrista, che si ricollega all'attualità con quanto sta avvenendo in Cina e la diffusione della nuova forma di coronavirus.
La critica di Rossi allo strumento in questione non è solo di carattere igienico: «Quest’anno il Rabadan d’intesa con il Municipio ha deciso di imporre il bicchiere multiuso, obbligando gli esercenti a infliggere un supplemento di prezzo ai recalcitranti (impropriamente detto “ecotassa” ma che in realtà è un modo di far cassa)». Per lavarlo, si legge nel testo che accompagna l'interpellanza, ogni tendina avrebbe a disposizione una fontanella e 30 litri d'acqua. «È del tutto evidente che la fontanella del Rabadan non è sufficiente per disinfettare i bicchieri e evitare il possibile contagio di virus batteri e malattie infettive, tanto più che l’acqua si esaurirà in poche ore. Come non sarà possibile scongiurare che nella calca i camerieri ridistribuiscano alle maschere sbagliate i bicchieri ricevuti in consegna. Lodevole nelle intenzioni, il bicchiere ufficiale del Rabadan non sembra offrire le medesime garanzie d’igiene delle tradizionali stoviglie usa e getta».
«Circoli medici sono inquieti di fronte a questa improvvisazione» aggiunge Rossi, in previsione di quanto potrebbe accadere durante la kermesse bellinzonese.
In conclusione, il consigliere comunale chiede al Municipio cittadino se ci sia l'assoluta certezza che il bicchiere multiuso «non possa in nessun caso sfuggire al controllo del proprietario e diventare uno strumento involontario di trasmissione di malattie» e se l'Esecutivo cittadino, «anche alla luce delle preoccupanti notizie sulla diffusione di virus sconosciuti», non ritenga che sia meglio sospenderne l'uso e riprenderlo l'anno prossimo, «quando le tendine saranno dotate di apposite lavastoviglie che garantiscano la continua sterilizzazione delle stoviglie ecologiche».