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LUGANO / LOCARNOLugano e Locarno sospendono la frequenza obbligatoria all'asilo e alle elementari

12.03.20 - 15:49
L'hanno deciso i Municipi delle due città. Fino al 29 marzo le assenze saranno legittime.
Ti Press
Lugano e Locarno sospendono la frequenza obbligatoria all'asilo e alle elementari
L'hanno deciso i Municipi delle due città. Fino al 29 marzo le assenze saranno legittime.
Oltre all'aumento del tasso di assenza volontaria, in questi giorni si sta creando una grave difficoltà nel reperire supplenti

LOCARNO - A seguito dell’evoluzione della situazione sanitaria, i Municipi delle città di Locarno e Lugano hanno deciso la sospensione della frequenza obbligatoria per gli allievi delle Scuole elementari e d’infanzia fino al 29 marzo, legittimando quindi le assenze a partire da domani. Gli istituti continueranno comunque a garantire un’offerta quotidiana per formare e accompagnare i bambini, anche in merito al complesso momento attuale.

Si tratta di un'opzione che rappresenta «una valida alternativa e che risponde a un profondo senso di responsabilità verso i gruppi a rischio della popolazione, in particolare coloro che hanno più di 65 anni», spiegano gli esecutivi attraverso un comunicato stampa congiunto redatto dopo le sedute straordinarie tenutesi questa mattina.

Pur rispettando quanto stabilito e comunicato dall’autorità cantonale, per i due Municipi la decisione odierna si è resa necessaria a seguito dell’evoluzione constatata sul territorio, «che negli ultimi giorni ha reso difficoltoso procedere con l’abituale attività scolastica». Negli istituti scolastici comunali si sono riscontrati, infatti, un aumento del tasso di assenza volontaria e si sta creando una grave difficoltà nel reperire supplenti.

Una richiesta in tal senso è giunta anche dal Comitato della conferenza dei Sindaci del Malcantone, che invita tutti i Comuni malcantonesi a abolire da domani l’obbligatorietà di frequenza delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari.

Scuola facoltativa - Anche il Sindacato VPOD docenti invita il Governo a elaborare uno scenario alternativo a quello attuale, che consiste nel rendere facoltativa la frequenza della scuola in modo che le famiglie possano gestire bambini e ragazzi in modo autonomo. «Questa soluzione - spiega il sindacato - consentirebbe di ridurre i numeri eccessivi presenti nelle classi, che non garantiscono la distanza sociale minima per ridurre il rischio di contagio». 

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