L'UDC mette sul tavolo un poker di mozioni per preparare la vita dopo l'epidemia.
Tre di esse riguardano sconti fiscali mirati. La quarta vuole incentivare le assunzioni.
Quattro mozioni per «salvare il reddito e il lavoro in Ticino» e per preparare la vita dopo l'epidemia di coronavirus. A proporle è l'UDC che in questo «periodo drammatico» esprime innanzitutto il proprio «pieno sostegno» alle autorità e a tutti gli operatori sanitari ed economici che fanno il possibile e l’impossibile per salvare la vita dei malati e mandare avanti le famiglie e la società. «Li ringraziamo di cuore».
Ma certi che «l’incubo finirà», i democentristi intendono «con lungimiranza» raccogliere i cocci che la crisi sanitaria avrà provocato: mancanza di lavoro, di reddito e di liquidità per il ceto medio e le aziende ticinesi. «La generosità sociale e finanziaria istituzionale dovrà travalicare gli schemi contabili e i calcoli di cassa per rispondere ad un’emergenza lavorativa e mettere a disposizione i mezzi per il Popolo e le imprese del Ticino. Siamo chiamati ad affrontare con anticipo e con i giusti interventi questi bisogni imminenti».
Per questo UDC Ticino ha preparato 4 mozioni: tre di sconti fiscali mirati e la quarta per incentivare le assunzioni (vedi box). «Lo scopo è uno solo - precisano i democentristi nella nota - fare in modo che quando la vita sociale potrà riprendere normalmente, potremo minimizzare ulteriori sofferenze occupazionali e di tipo finanziario».
Le proposte UDC
1. Sconto fiscale del 15% sulle imposte comunali e cantonali sull’utile.
2. Sconto fiscale del 30% per gli indipendenti.
3. Sconto fiscale del 20% per il ceto medio.
4. Bonus per nuove assunzioni di residenti.