Ticino e Grigioni non vogliono più turisti

Le delegazioni dei governi cantonali si sono incontrate ieri. E lanciano un appello congiunto
Vitta e l'omologo Rathgeb a Palazzo delle Orsoline si sono garantiti «reciproco sostegno». Presente anche Ignazio Cassis
BELLINZONA - Uniti nell'emergenza. Grigioni e Ticino si stringono fianco a fianco, e lanciano un appello ai turisti e proprietari di case secondarie dal resto della Svizzera: «Non venite in vacanza qui».
Ieri pomeriggio una delegazione del governo retico ha incontrato a Bellinzona il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta, e i ministri Raffaele De Rosa e Norman Gobbi. Presente alla visita ufficiale anche Ignazio Cassis, che nel primo pomeriggio aveva tenuto un discorso alla popolazione in diretta streaming.
Il presidente del governo grigionese Christian Rathgeb e il consigliere di Stato Peter Peyer, hanno discusso con i colleghi ticinesi dell'emergenza in corso, naturalmente. Il Canton Ticino e il Canton Grigioni «si sono garantiti reciproco aiuto» si legge in una nota congiunta. In caso di bisogno Bellinzona e Coira «si sosterranno a vicenda mettendo a disposizione personale specializzato e posti letto in cure intensive».
I due governi hanno lanciato inoltre un appello ai proprietari di abitazioni secondarie e ai turisti, affinché limitino i propri spostamenti «per non gravare ulteriormente sulle infrastrutture sanitarie in Ticino e nei Grigioni».




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