Accuse al Municipio che per Pasqua chiude gli uffici obbligando il personale a conteggiare le assenze come ferie
BELLINZONA - Il 6 aprile la Città di Bellinzona ha reso noto al personale che «avendo il Municipio deciso la chiusura dell’Amministrazione comunale durante la settimana di Pasqua, per tutti i dipendenti interessati verranno conteggiati 4 giorni di vacanza». Una comunicazione che il Movimento per il socialismo (MPS) rende pubblica, definendo la decisione «illegale».
Il Regolamento organico dei dipendenti (il ROD) - fa notare ancora l’MPS - non attribuisce alcuna facoltà al Municipio di definire dei periodi di vacanze forzate e, tantomeno, con un preavviso di soli 7 giorni. Inoltre «non risulta che le organizzazioni rappresentative e indipendenti del personale della città siano state consultate, così come prevede la famosa sentenza del Tribunale federale sui diritti sindacali nel settore pubblico».
Proprio l’11 marzo la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha pubblicato una lista di risposte alle domande frequenti (FAQ). E ha definito che in caso di pandemia, un’azienda «non ha il linea di massima» la facoltà di pianificare le vacanze aziendali per far fronte alle assenze dei lavoratori, «anche se la legge prevede che le date delle vacanze aziendali siano stabilite dal datore di lavoro. Egli deve tuttavia consultare i suoi lavoratori e tenere conto dei loro desideri. I lavoratori hanno inoltre il diritto di essere informati con sufficiente anticipo in merito alla data delle rispettive vacanze (in generale è previsto un termine di tre mesi)».
Con un'interrogazione, il gruppo MPS-POP-Indipendenti chiede pertanto al Municipio sulla base di quale regolamento o ordinanza comunale può decretare delle vacanze collettive, ma anche se prima abbia sentito le organizzazioni del personale. «Non ritiene il Municipio - conclude - di dover annullare la decisione con la quale intende calcolare i giorni dal 14 al 17 aprile come giorni di vacanza?».