Per questo il Partito comunista chiede aiuti straordinari, tra cui il condono del prestito di studio
BELLINZONA - Il 75% degli studenti universitari in Svizzera svolge una professione lavorativa parallelamente al proprio percorso formativo. Impieghi e “lavoretti” che sono stati toccati da questo periodo di crisi e di lockdown. Inoltre, il reddito di molte famiglie è stato compromesso dalla situazione. Per questi motivi la mozione del Partito comunista ha come oggetto proprio gli studenti.
In particolare, Massimiliano Ay e Lea Ferrari domandano l’introduzione di aiuti finanziari straordinari per gli studenti che possono dimostrare di aver perso la propria occupazione o di aver subito un calo del reddito dei genitori o degli affidatari.
Ma, soprattutto, chiedono il condono di tutto il debito studentesco maturato, che il Cantone rinunci a pretendere il rimborso dei prestiti e dei relativi interessi (il sistema delle borse di studio vigente in Ticino costringe gli studenti di master a restituire allo Stato un terzo della somma ricevuta al termine dei propri studi).