I consiglieri comunali Manuel Donati e Tuto Rossi non mollano la presa e interpellano nuovamente il Municipio.
BELLINZONA - I consiglieri comunali Manuel Donati (Lega) e Tuto Rossi (UDC) tornano alla carica sui decessi da coronavirus avvenuti durante la pandemia alla casa per anziani di Sementina. Una seconda interpellanza - scaturita da alcuni servizi radiotelevisivi trasmessi negli ultimi giorni - che chiede al Municipio di fare «finalmente chiarezza» su quelle 21 morti. Le risposte alla precedente interpellanza, fornite dal capodicastero Giorgio Soldini, non hanno infatti per nulla convinto Donati e Rossi. «Chiediamo chiarezza e verità per rispetto di chi ha perso i propri cari in maniera terribile».
I due interroganti, per prima cosa, chiedono al Municipio se è a conoscenza di segnalazioni alla Magistratura da parte dei famigliari delle vittime. «I fatti evidenziati nelle due trasmissioni - precisano - danno una visione quasi opposta a quella del Municipio». Per questo motivo i due consiglieri comunali chiedono all'esecutivo come intenda procedere e se non sia il caso «d'intervenire in modo più incisivo per capire che cosa sia successo». Secondo i due interroganti, infatti, la situazione «sembra essere decisamente più grave di quella finora raccontata» e per «favorire la ricerca della verità» Donati e Rossi chiedono all'esecutivo se non ritenga «un atto dovuto, in primis verso i famigliari toccati dai decessi», quello di valutare «la sospensione» del capodicastero Giorgio Soldini e del direttore delle case per anziani di Bellinzona Silvano Morisoli. I due consiglieri comunali, infine, chiedono lumi su otto ulteriori decessi avvenuti durante la pandemia, domandone «le cause».