Se lo chiede Raoul Ghisletta, preoccupato per i ritardi provocati in tre progetti cittadini.
Nel mirino del presidente del PS di Lugano finiscono il comparto della Stazione FFS, gli Spazi insieme nei quartieri e l'ex Masseria Reali di Cadro.
LUGANO - «Cosa combina la maggioranza della Commissione edilizia di Lugano?». Se lo chiede il presidente della sezione Luganese del PS Raoul Ghisletta, preoccupato per «gli strani ritardi nel settore pianificazione ed edilizia. Ritardi che secondo Ghisletta mirerebbero «a sabotare il lavoro di alcuni capi Dicastero».
Nel mirino di Ghisletta sono finiti tre progetti pubblici: ovvero il comparto della Stazione FFS, gli Spazi insieme nei quartieri e l'ex Masseria Reali di Cadro. Nel primo caso, il ritardo nell'evasione del messaggio che concerne la Variante di Piano Regolatore “StazLu2” impedirebbe «una svolta storica a favore della mobilità pubblica nell’interesse della cittadinanza e dell’ambiente a Lugano, mettendo seriamente a rischio la realizzazione del nodo d'interscambio tra bus regionali e treni». Il ritardo, ricorda Ghisletta, è dovuto a quella parte del Consiglio comunale - «annidata principalmente nella Commissione edilizia - che insiste per l’aumento dei posteggi pubblici da 140 a 400 alla stazione FFS. Un'idea giudicata «balzana» e «cara» da Ghisletta e che attirerebbe unicamente il traffico pendolare, generando rumore e inquinamento ulteriore nei già martoriati quartieri di Besso, Loreto, Centro e a Massagno.
Il secondo ritardo concerne invece l'evasione del messaggio (da 3.3 milioni) che prevede la trasformazione delle ex case comunali in punti d’incontro ben strutturati nei quartieri. Queste nuove case saranno aperte alle attività delle associazioni e alla popolazione. Si tratta della valorizzazione di una trentina di edifici, molto attesa dalla popolazione, con particolare attenzione in questa fase alle case di Loreto, Castagnola, Gandria, Pazzallo, Sonvico e Valcolla, come pure alla Casa Rossa di Pregassona. «Tutti vogliono valorizzare la vita nei quartieri - precisa Ghisletta - è quindi assolutamente inaccettabile la melina, che si sta facendo su questo oggetto».
Il terzo messaggio che ha fatto perdere la pazienza al consigliere comunale è quello relativo all'ex Masseria Reali di Cadro. «Viste le diverse sollecitazioni fatte da parte della politica, questa decisione dovrebbe essere rapidissima da parte della Commissione edilizia, se si vuole consentire il rifacimento della copertura e il restauro/la protezione delle parti in stucco storiche di questo bene culturale protetto».
Infine Ghisletta rivolge un appello a tutti. «È ora di rimboccarsi le maniche e di lavorare in modo costruttivo per il bene della cittadinanza, al posto di agire in modo fazioso e di rallentare gli investimenti necessari: soprattutto in un momento di rallentamento dell’edilizia come questo, dove l’ente pubblico deve investire in modo intelligente».