L'attuale aumento dei casi preoccupa la Lega dei ticinesi
CHIASSO - Allarmati per la nuova crisi del lavoro che potrebbe arrivare con l'aumento dei casi di coronavirus, la Lega dei ticinesi ritiene fondamentale «reagire in maniera tempestiva ed efficace in particolare in difesa dei disoccupati residenti». Al riguardo, Stefano Tonini e altri cinque firmatari hanno inoltrato un'interrogazione al Governo.
Nel testo viene chiesto quanti nuovi casi di disoccupati ticinesi ci sono stati quest'anno a causa della pandemia e come si sta muovendo il Governo per difendere il lavoro dei residenti.
Frontalieri e residenti - Nel quarto punto dell'interrogazione i firmatari chiedono delucidazione riguardo ai licenziamenti dei residenti: «Secondo le ultime statistiche USTAT in Ticino da 232'000 posti di lavoro siamo scesi a 227'000 posti, ma il numero dei frontalieri è rimasto quasi invariato e si assesta sempre attorno a 67'000 unità di lavoratori frontalieri; quindi vuol dire che a perdere il posto di lavoro sono stati 5'000 residenti?»
Indennità di disoccupazione - Il testo si chiude chiedendo al Governo se valuta di estendere o riproporre le misure prese durante il lockdown riguardo alle misure di rilancio dell'occupazione e se non dovrebbero essere intrapresi tutti i passi «affinché i giorni disponibili per l’indennità di disoccupazione siano estesi, come già fatto nel periodo primaverile del Covid-19».