Un sondaggio evidenzia la fedeltà della base, ma anche una certa difficoltà nel reclutare nuova linfa.
BELLINZONA - Sono stati 1006 i ticinesi che hanno partecipato al sondaggio sul “Progetto di rilancio del PLRT”. Un'iniziativa voluta dall’attuale dirigenza, e dal suo presidente Bixio Caprara, per capire le ragioni della perdita di consensi in atto dal 2003, ma «anche e soprattutto per consentire un’interpretazione delle questioni politiche più importanti, di identificare le esigenze in merito alla struttura del partito e di fornire la base per rafforzare l’identità - e quindi il consenso - del PLR».
Il sondaggio (vedi infografica allegata) mostra che il PLR in Ticino ha una base fedele, dato che la stragrande maggioranza dei suoi membri è attiva nel partito da oltre 9 anni. Dimostra però anche che negli ultimi anni il partito ha avuto meno successo nel reclutare nuova linfa, con una quota del 5% di nuovi membri del partito (meno di 5 anni). L’età media dei membri è di 58 anni, che corrisponde all’elettore mediano in Svizzera nelle elezioni e nelle votazioni. Quanto ai contenuti l’invito che i liberali radicali rivolgono al partito è di «focalizzarsi sui punti di forza del PLR ossia formazione, posti di lavoro e rilancio economico».
Al centro dell'indagine sono finite anche le elezioni federali 2019, che per il PLR hanno comportato la perdita del seggio al Consiglio degli Stati. Un risultato che per il 42% degli interpellati è da ricondurre alla congiunzione di lista con il PPD, percepita dall'elettorato come un segno di debolezza del partito liberale radicale.
«Con questo sondaggio - spiega il presidente Bixio Caprara - abbiamo avuto la conferma che c’è una base che vuole partecipare, che è disponibile a interpretare quanto vado ribadendo da tempo: i liberali radicali sono quelli che si chiedono cosa loro possono fare per lo Stato e non cosa lo Stato può fare per loro. Questo è un approccio fondamentale: facilitiamo questo tipo di approccio e incameriamo questa energia positiva che ci viene dalla base!».
La base, a maggioranza, dice anche che il partito sta facendo bene il suo lavoro. Tuttavia chiede un maggior coinvolgimento, valutato come insufficiente da più di un terzo dei membri. I rappresentanti negli esecutivi e nei legislativi, le proposte dei candidati alle cariche politiche ricevono ottimi voti. Non vi è inoltre alcuna critica degna di nota per quanto riguarda la visibilità e il lavoro di informazione del partito, ci sono però delle lacune: l’invito è di sfruttare meglio il potenziale dei social media.