Il vice presidente di Gastro Suisse viene accusato di «falsità» e di «fomentare la rabbia dei ristoratori»
L'invito è a «non creare sterile dissenso, ma impegnarsi affinché tutti i ristoratori vengano adeguatamente risarciti»
LUGANO - «Invece che mettere l’accento sui vantaggi per tutta la popolazione e cercare soluzioni concrete per ci soffre per le chiusure, il vice presidente di Gastro Suisse continua ad aizzare i ristoratori contro le scelte del Governo. Lo fa in maniera disonesta, con affermazioni false in quanto in contrasto con l‘evidenza scientifica». I Verdi del Ticino non usano mezzi termini nel puntare il dito contro Massimo Suter accusandolo, in sostanza, di fomentare la rabbia di una categoria, quella della ristorazione, in un'indubbia situazione di crisi dovuta alla pandemia.
Ristoranti fonte di contagio - «La letteratura scientifica - fanno notare i Verdi in una presa di posizione - è costellata di studi sull’importante ruolo della ristorazione nella diffusione del virus. Se queste ricerche internazionali pubblicate non bastassero, è sufficiente osservare l’evidenza: a poco più di due settimane dalle chiusure dei ristoranti i casi sono notevolmente diminuiti», viene fatto notare.
«Non creare dissenso, ma impegnarsi per i risarcimenti» - I Verdi trovano quindi «inammissibile» quella che definiscono una «narrativa che fomenta unicamente rabbia e risentimento, nella quale si disegna il governo federale come “cattivo genitore” che agisce solo per punire una determinata categoria». «È ora di smetterla di mettere l’accento sugli interessi particolari invece che su quelli collettivi. Lo Stato ha l’obbligo sia di salvaguardare la salute della popolazione, sia di sostenere finanziariamente in maniera adeguata chi è costretto a limitare o addirittura chiusure la propria attività economica per il bene comune».
L'invito, infine è a «non creare sterile dissenso, ma impegnarsi affinché tutti i ristoratori penalizzati, soprattutto quelli che vivono situazioni particolari, vengano adeguatamente risarciti e possano così far sopravvivere la propria attività. Invece di sprecare energie a creare conflitto controproducente per tutti che proponga soluzioni costruttive che aiutino tutti a sopportare questa grave crisi».