Cerca e trova immobili

CANTONEDieci anni senza assistenza per diventare svizzeri: c'è la conferma

22.02.21 - 17:50
Il Gran Consiglio ha confermato quanto deciso un anno fa, approvando il disegno di legge del Consiglio di Stato
Keystone - foto d'archivio
Dieci anni senza assistenza per diventare svizzeri: c'è la conferma
Il Gran Consiglio ha confermato quanto deciso un anno fa, approvando il disegno di legge del Consiglio di Stato

MENDRISIO - Per poter ottenere la cittadinanza svizzera è necessario rimborsare le prestazioni assistenziali (eventualmente) percepite negli ultimi 10 anni. Sono passati 369 giorni, ma nell'“aula” del Gran Consiglio (stavolta al mercato coperto di Mendrisio) oggi è andato in scena lo stesso dibattito di un anno fa. Si è parlato di naturalizzazioni, l'annosa questione della cittadinanza svizzera e l'introduzione a livello cantonale di misure più restrittive rispetto a quelle previste dall'Ordinanza federale. E il Parlamento è rimasto coerente con quanto deciso nel 2020.

A febbraio dello scorso anno (con 38 voti favorevoli, 32 contrari e 3 astenuti), il Legislativo aveva approvato l'introduzione del rimborso delle prestazioni assistenziali eventualmente percepite negli ultimi 10 anni quale condizione necessaria per poter chiedere la cittadinanza (a livello federale sono 3 anni). Sulla base del criterio di “partecipazione alla vita economica” e quindi della non dipendenza dagli aiuti sociali svizzeri. Oggi in aula sono arrivati i relativi rapporti sulle necessarie modifiche legislative. 

Quella odierna, quindi, avrebbe dovuto essere una formalità. E così, in ultima analisi, è stata. «L’obiettivo è rendere pratico quanto già deciso e votato dal Gran Consiglio», ha precisato il relatore del rapporto di maggioranza, Giorgio Galusero (PLR). Ma Carlo Lepori (PS, rapporto minoranza) ha ribadito il suo messaggio, che «la povertà non è un reato», chiedendo di non approvare il disegno di legge proposto dal messaggio che modifica la Legge sulla cittadinanza ticinese e sull'attinenza comunale. Il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, ha dal canto suo voluto chiarire che il Governo ha inserito nel Messaggio «i punti più rilevanti che tengono conto delle sensibilità della minoranza», precisando che «le autorità sono tenute a tenere in considerazione le circostanze particolari».

Il Gran Consiglio, senza troppi dibattiti, ha confermato la sua decisione e ha approvato il disegno di legge per la modifica della Legge sulla cittadinanza ticinese e sull'attinenza comunale. E ha pure respinto tutti gli emendamenti, compreso quello che prevedeva di non applicare il criterio del rimborso delle prestazioni assistenziali percepite negli ultimi dieci anni agli aiuti sociali richiesti in seguito alla crisi Covid-19 (con 47 no, 31 voti favorevoli, 2 astenuti).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Evry 3 anni fa su tio
Non solo ma serve anche l'obbligo di parlare correttamente la lingua secondo la regione. Inoltre fedina panalöe "bianca". grazie

Tato50 3 anni fa su tio
Vuoi il passaporto rosso ? Obbligo di parlare correttamente il nostro dialetto. Telefoni in un ufficio dell'Amministrazione e chiedi alla signorina o signora se parla dialetto e quella ti risponde " non lo parlo ma un po' lo capisco"!!!!

Nmemo 3 anni fa su tio
Finalmente, era ora.

Evry 3 anni fa su tio
Molto bene, il Lepori deve smetterla di fare della pubblicità a fine di se stesso, grazie

Lukeed 3 anni fa su tio
Molto bene ! Finalmente :-), qui vogliamo solo gente che lo merita, se sei inutile/Zaborra vieni gettato in mare dove e giusto che tu sia, cercare sempre di essere aiutato e da molluschi, la razza umana viene indebolita da queste persone

Lukeed 3 anni fa su tio
Molto bene !

Nano10 3 anni fa su tio
Finalmente per una volta non si è deciso di andare contro corrente prendendo una decisione saggia 👍

seo56 3 anni fa su tio
Bene 👏🏻👏🏻👏🏻

Kamiran 3 anni fa su tio
Bene bene

8Paola3 3 anni fa su tio
Trovo assurdo questa cosa. E chi è povero e non ha uno stipendio che lo manfiene con famiglia? E quelli che hanno i PE lunghi km ne vogliamo parlare? Meglio un poveraccio onesto che abita e vive qua che un disonesto con cittadinanza!

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a 8Paola3
Assurda!! Più che corretta direi!!

Emy977 3 anni fa su tio
Risposta a 8Paola3
Ahahah...chi vuole lavorare lavora e non chiede assistenza...stop

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a 8Paola3
Io credo che un cittadino, se vuole diventare svizzero, debba essere in grado di mantenersi, pagare le tasse e altro ma non far capo agli aiuti sociali. Altrimenti rimani "straniero" e beccateli. Poi ci sono casi, perché il futuro nessuno lo conosce, che magari diventano svizzeri e per cause a loro non imputabili devono per forza essere aiutati. Aiutarli dopo è un diritto se dimostri che non hai alternative; aiutarli prima e poi anche dopo mi sembra fuori luogo. Per un pezzo di carta rosso che magari te lo paga lo Stato ?

ceresade36@gmail.com 3 anni fa su tio
Io posso 😁

LolitaBundy 3 anni fa su tio
E comunque... in ogni caso... chi nasce quadrato non può diventare rotondo!

ciapp 3 anni fa su tio
cominciamo a controllare quelli che sono già in assistenza e lavorano in nero !!!! o no ??!!!

Capra 3 anni fa su tio
Lepori in che mondo vive ? Essere in assistenza, non sempre povertà ....pure lavorare faticoso ....

Capra 3 anni fa su tio
Giusto! Anzi , troppo blando ancora...chi ha debiti da menefreghista nulla?
NOTIZIE PIÙ LETTE