Lo scarto tra Mario Branda - rieletto sindaco di Bellinzona - e il municipale Simone Gianini è diventato più ampio
Ora lo “sconfitto” è pronto a lavorare per la Città, «con lealtà e collegialità». Come vicesindaco? «Non direi di no, ma lo deciderà l'Esecutivo»
BELLINZONA - Mario Branda resta sindaco di Bellinzona. Per la terza legislatura. Lo ha deciso oggi la maggioranza dei cittadini che lo ha scelto nella sfida lanciata dal municipale PLR Simone Gianini. Una sfida in cui Branda ha ottenuto 9'169 preferenze, contro le 6'024 del municipale. Si tratta di uno scarto di 3'145 voti, ben più ampio rispetto a quello scaturito lo scorso 18 aprile in occasione del primo turno delle elezioni comunali: allora si parlava di 67 voti personali (1'187 senza contare quelli di lista).
Gianini: «Una nuova realtà» - «Eravamo sicuramente pronti a non vincere, pur avendo fatto tutto il possibile per vincere» ci dice Gianini, commentando il risultato. E aggiunge: «Ma è stata una sorpresa: non mi aspettavo un distacco così ampio». Il municipale afferma poi che quella di Bellinzona è una «nuova realtà comunale», in cui non era facile «riconoscere tutte le situazioni elettorali all'interno dei vari quartieri». Si è trattato però, sempre secondo Gianini, di un esercizio utile, «che ci ha permesso di conoscere meglio il territorio».
Se lo scorso 18 aprile l'affluenza alle urne era stata del 58,7%, anche in occasione dell'elezione del sindaco la partecipazione è rimasta alta: si parla del 57,7%. «È la dimostrazione che i cittadini si interessano delle sorti del proprio Comune e in questo modo hanno potuto liberamente scegliere il proprio sindaco».
Vicesindaco? «Non direi di no» - Ora Gianini è pronto a continuare a lavorare per la sua città. E lo farà con «lealtà e collegialità». Ma in qualità di “semplice” municipale o di vicesindaco? «Questa è una decisione che spetta al Municipio» sottolinea, osservando comunque che la carica viene assegnata rispettando una «certa gerarchia di voti ottenuti al primo turno», come pure secondo la consuetudine che «per avere una migliore coesione all'interno dell'Esecutivo, il sindaco e il suo vice siano rappresentanti di due partiti diversi».
Branda: «Ero fiducioso» - Branda, da parte sua, prima di conoscere il risultato non era davvero tranquillo. «Ma ero fiducioso e speranzoso, in considerazione di come abbiamo lavorato in questi anni». Il rieletto sindaco riconosce però che Gianini e il PLR hanno condotto una campagna «molto forte».
Alla fine l'ha però spuntata il sindaco uscente. «Penso che questo risultato sia in linea con quello dello scorso 18 aprile, in cui i cittadini bellinzonesi hanno sostanzialmente voluto confermare il precedente Municipio, al di là dei problemi che ci sono stati. È stato riconosciuto l'impegno che abbiamo messo nella costruzione di questa nuova città». E secondo Branda, probabilmente già nel primo turno i cittadini hanno voluto scegliere il loro sindaco.
Fatto sta che ora sono tutti amici come prima. Branda si complimenta con lo sfidante per la campagna elettorale condotta in queste settimane. E Gianini si complimenta con Branda per la sua rielezione a sindaco di Bellinzona.