Un'azione dimostrativa dell'MpS si è tenuta stamane a Bellinzona.
La richiesta: «Basta sostenere le aziende che hanno un impatto disastroso sull'ambiente».
BELLINZONA - Un'azione dimostrativa «contro il sostegno e gli investimenti a favore di chi commercia materie prime responsabili della crisi climatica». È quanto organizzato dall'MpS, oggi, davanti e all'interno della sede di Bellinzona di Bancastato.
«È chiaro ormai a tutti - sottolinea l'MpS nel volantino distribuito oggi in occasione della manifestazione - che le grandi banche svizzere, nel sostenere le attività di aziende che hanno un impatto disastroso sull’ambiente, abbiano una responsabilità per quel che accade oggi». «Non è un caso - si prosegue - che una delle rivendicazioni portate avanti dallo Sciopero per il clima/Sciopero per il futuro, sia proprio quella di chiedere la fine degli investimenti da parte di banche, assicurazioni e delle casse pensioni, nelle aziende attive nel settore delle energie fossili e nelle materie prime in generale».
Questi investimenti provocherebbero «almeno 20 volte più gas serra di tutto il consumo fatto su suolo svizzero» e ciò, sottolinea il Movimento per il Socialismo, «non è più compatibile con le false promesse fatte dalla confederazione nell’ambito dell’emergenza climatica a cui tutto il pianeta è chiamato a far fronte».
Da qui la richiesta di un’economia basata al 100% sulle energie rinnovabili. «La finanza - conclude il volantino - non investa più in qualsiasi tipo di combustibile fossile. Abbiamo a disposizione ancora pochissimi anni per tentare di arginare l'ecatombe ambientale che sta per far soccombere non solo il suolo, l'aria e l'acqua: l'essere umano non avrà modo di sopravvivere».