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CASTEL SAN PIETROLa masseria di Vigino e l'immobilismo del Cantone

21.07.21 - 15:00
I deputati momò del PPD chiedono se la situazione attuale dello stabile sia conforme alla legge sui beni culturali.
Ti Press
La masseria come appare oggi
La masseria come appare oggi
La masseria di Vigino e l'immobilismo del Cantone
I deputati momò del PPD chiedono se la situazione attuale dello stabile sia conforme alla legge sui beni culturali.
Ma si spingono anche più in là, chiedendo una sensibilità diversa nei confronti del Mendrisiotto.

CASTEL SAN PIETRO - Nonostante sia un bene culturale d'interesse cantonale, la masseria di Vigino si trova ormai in uno stato fatiscente. Da anni l'antica fattoria è in attesa di essere ristrutturata. Proprio con questo obiettivo erano state intavolate delle trattative fra il Cantone - proprietario dello stabile - e un privato, pronto a mettere sul piatto otto milioni di franchi. Il tutto con l'Ente Regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio e il Comune di Castel San Pietro a fare da mediatori (e quindi pure da garanti).

Trattative che però sono fallite, a quanto è da a sapere, a causa del prezzo di vendita dell'immobile nel frattempo aumentato. E pure per via di «un atteggiamento di rigidità e di chiusura da parte del Cantone nei confronti di tutti gli interlocutori», spiegano i deputati momò del PPD Luca Pagani, Giorgio Fonio e Maurizio Agustoni. I quali hanno quindi deciso di interrogare il Consiglio di Stato. Anche perché la Legge cantonale sulla protezione dei beni culturali prevede che «il proprietario di un bene culturale protetto ha l'obbligo di conservarlo nella sua sostanza, provvedendo alla manutenzione regolare». Cosa che evidentemente non avviene con la masseria di Vigino.

Per questo i tre granconsiglieri sottopongono al Governo le seguenti domande:

    • Vi è un interesse concreto da parte del Cantone a voler salvaguardare la masseria di Vigino, dando un segnale concreto a tutto il Mendrisiotto?
    • La situazione attuale dello stabile è conforme alla legge sui beni culturali?
    • In caso di risposta negativa, come intende il Consiglio di Stato intervenire affinché la legge sia rispettata?
    • Quale futuro vede oggi il Consiglio di Stato per la masseria di Vigino alla luce del fallimento delle trattative?
    • È immaginabile una ripresa delle stesse, mostrando una sensibilità diversa a favore di un’intera regione?
    • Negli ultimi anni si sta cercando di promuovere il territorio e il suo potenziale turistico. Non ritiene il Consiglio di Stato che la masseria di Vigino possa costituire un elemento di particolare attrattiva per il Mendrisiotto e per l’intero Cantone?

 

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COMMENTI
 

Gus 3 anni fa su tio
Naturalmente qui si consentono i commenti. Sotto l'articolo dell'ennesima perdita del tram (dopo quella del Locarnese) da parte di Zali, invece no. Tio evidentemente di parte!

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a Gus
Ma è il mio perenne interrogativo, perché solo alcuni articoli si possono commentare e altri no? io desidero una risposta.

T-34 3 anni fa su tio
Risposta a centauro
Ottima domanda. Non penso avrai una risposta. Su Tio una buona quantità di articoli postati non vedono mai il giorno. Soprattutto se si parla male dei padroni dei padroni della stampa libera... La cosa odora di censura, ma non ho nessuna prova. Consoliamoci con Ticinonline, che con coraggio pubblica ogni commento senza preventiva approvazione della Santa Inquisizione..
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