Approvato quasi all'unanimità il credito di 5,6 milioni per Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Carì e Nara.
Christian Vitta: «Aiuti necessari, ma occorrono sinergie in modo da ridurre i costi».
BELLINZONA - Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Carì e Nara avranno diritto a un credito di 5'600'000 franchi garantito dal Cantone per la gestione ordinaria delle stagioni invernali dal 2021/22 al 2024/25. Il Gran Consiglio ha infatti approvato il relativo messaggio con 73 voti favorevoli, uno contrario e quattro astensioni.
Nel corso dei dibattimenti, diversi parlamentari hanno tuttavia posto l'accento sulla necessità di trovare soluzioni che diano lunga vita a queste stazioni (anche attraverso la destagionalizzazione): «Questo sussidio non deve essere una cambiale in bianco, ma occorre concretizzare dei progetti (e un occhio vigile da parte del DFE) che permettano di dare un futuro alle montagne ticinesi», ha ad esempio sottolineato Tiziano Galeazzi. Altri deputati hanno però sottolineato come già oggi queste località, oltre a essere mete turistiche, datori di lavoro e stazioni che permettono alle valli di vivere, permettono di avvicinare i giovani ticinesi alla montagna.
Nel concreto, le stazioni avranno diritto, per le stagioni invernali 2021/22 e 2022/23, a una prima tranche di 2'800'000 franchi. Seguirà poi una seconda tranche di 2'800'000 franchi per le stagioni invernali 2023/24 e 2024/25, ripartiti secondo una nuova chiave di riparto che verrà definita tenendo anche conto dei progetti di collaborazione, della gestione centralizzata e condivisa del marketing e della vendita, nonché della manutenzione. «Punti ancora deboli», ha sottolineato Christian Vitta.
Il direttore del DFE ha infatti precisato come gli sforzi del Cantone siano un unicum. «Di solito non compensiamo i costi correnti, ma eventualmente gli investimenti. Per questo ci aspettiamo da un lato un aumento della qualità del prodotto, ma dall'altro anche di risparmi grazie a sinergie ed economie di scala».