I Verdi prendono posizione dopo la decisione dei Gran Consiglio di approvare l'iniziativa sul risanamento delle finanze.
È un atteggiamento «deleterio e pericoloso, che mette a repentaglio un futuro solido».
BELLINZONA - «Mentre il Gran Consiglio grigionese con 99 voti contro 2 dà il via libera a un primo credito di 67 milioni di franchi a favore della svolta ecologica, la maggioranza borghese del Parlamento ticinese approva con 45 voti contro 39 l’iniziativa parlamentare della destra che vuole risanare i conti cantonali tramite soli tagli alla spesa». È iniziando con questo parallelismo che i Verdi del Ticino prendono posizione oggi sulla decisione presa martedì dal Gran Consiglio ticinese. Deplorando questo atteggiamento «deleterio e pericoloso che invece di dare slancio e fiducia mette a repentaglio con la vecchia ricetta dell’austerità la transizione verso un futuro solido e resiliente».
Nel contesto della crisi ambientale, sociale ed economica che stiamo vivendo, tagliare spese e investimenti equivale infatti a soffocare qualsiasi tentativo di ripresa, secondo i Verdi: «Senza finanziamenti ben orientati non si possono implementare i cambiamenti necessari per garantire un futuro più solido e resiliente e non si può assicurare il sostegno verso professioni che hanno prospettive per le cittadine e i cittadini».
Insomma, se i Grigioni si sono dimostrati «lungimiranti», il Ticino ha invece deciso di «mozzare le ali» a qualsiasi nuovo investimento almeno fino al 2025. «Con questo voto sconsiderato, la maggioranza politica del nostro cantone ha dimostrato ancora una volta di essere completamente cieca di fronte alle sfide del presente e del futuro, nascondendosi dietro il patetico scudo dell’equilibrio finanziario e promuovendo allo stesso tempo gli sgravi fiscali per i soliti noti. Un vero e proprio schiaffo alle giovani generazioni», concludono i Verdi.