Durante la seduta odierna, il Gran Consiglio ha votato sei importanti cariche in seno alla giustizia ticinese.
Il plenum ha eletto tre procuratori pubblici (Simone Barca, Veronica Lipari e Chiara Buzzi), due giudici (René Libotte e Orsetta Bernasconi Matti) e un giudice supplente (Emilie Mordasini).
BELLINZONA - La Giustizia ticinese è passata oggi dall’urna del Parlamento. All’ordine del giorno c’era infatti l’elezione di sei magistrati (tre procuratori pubblici, il quarto giudice dei provvedimenti coercitivi, un giudice della Pretura penale e un giudice supplente del Tribunale d’appello). Il plenum si è così espresso sui nomi vagliati dalla Commissione giustizia e diritti.
Provvedimenti coercitivi - La prima elezione è stata quella di un quarto giudice dei provvedimenti coercitivi: tra i cinque i candidati in lizza, i commissari avevano indicato il nome del magistrato grigionese René Libotte (senza tessera di partito, ma proposto dalla Lega). Gli altri nomi in corsa: Curzio Guscetti, Krizia Kono-Genini, Daniel Ponti e Claudia Solcà. Alla fine l’ha spuntata l’attuale procuratore pubblico del Canton Grigioni con 62 voti.
Pretura penale - L’elezione di un giudice presidente della Pretura penale, in sostituzione del partente Marco Krauhaar, vedeva invece in corsa una sola candidata, Orsetta Bernasconi Matti (area PLR), che è stata eletta con 81 voti.
Procuratori pubblici - Più combattuta la battaglia per entrare nella squadra del Ministero Pubblico. Almeno per numero di candidati, visto che per due posti da procuratore pubblico sono state avanzate dieci candidature (tre delle quali successivamente ritirate, fra cui quella di René Libotte in virtù dell'elezione a giudice dei provvedimenti coercitivi). Alla fine il Parlamento ha nominato Simone Barca (attuale segretario giudiziario al Ministero pubblico, in quota alla Lega, 69 voti) e Veronica Lipari (attuale vicecancelliera del Tribunale penale cantonale, in quota al PS, 47 voti). Quest'ultima ha superato di sole dieci preferenze l'arto candidato in quota al PS Samuele Scarpelli.
Tribunale d'appello - Due invece i nomi tra cui scegliere un giudice supplente del Tribunale d’appello. La Commissione proponeva l’avvocata Emilie Mordasini, che infatti ha avuto la meglio su Andrea Del Fante raccogliendo 78 voti.
Un terzo procuratore pubblico - Infine, il Parlamento ha eletto un terzo procuratore pubblico, in sostituzione di Nicola Respini passato al tribunale d'appello. Un concorso separato rispetto a quello che ha portato all'elezione di Simone Barca e di Veronica Lipari, ma che in sostanza presentava in lista gli stessi candidati, con l'aggiunta dell'avvocato Chiara Buzzi (di area PPD). Ed è stata proprio quest'ultima, come era prevedibile, a ottenere la carica, con 63 preferenze.