Il deputato dell'MPS chiede chiarimenti sulla presenza dell'ex presidente Ps nella sottocommissione che tratta il caso
Il secondo vicepresidente della Gestione, Michele Guerra, accenna anche alla tempistica: «Siamo in dirittura d'arrivo»
BELLINZONA - Ha fatto capolino, in avvio di seduta di Gran Consiglio, la vicenda dell’ex funzionario del DSS condannato per coazione e violenza carnale ai danni di una giovane.
Pronzini critico - A sollevare il tema è stato il deputato dell’MPS Matteo Pronzini, perplesso per la presenza della deputata Ps Anna Biscossa nella sottocommissione finanze della Gestione che sta trattando il caso: «Come tutti sanno - ha esordito Pronzini - il famoso funzionario del DSS era un dirigente del Partito socialista. Ho saputo che la già presidente del PS Anna Biscossa fa parte della sottocommissione, la Gestione ha valutato se c’è una incompatibilità? Secondo me c’è un problema non solo di opportunità politica, ma anche formale».
Guerra: «Biscossa uditrice» - A rispondere a Pronzini è stato il II vice-presidente della Commissione della Gestione, il leghista Michele Guerra il quale ha ricordato la prassi, nata in tempo di pandemia sotto la presidenza di Matteo Quadranti, che il presidente della Gestione partecipi ai lavori della sottocommissione: «Quale uditore. Lo stesso - ha continuato Guerra - vale per la presidente Anna Biscossa che partecipa alle sedute della sottocommissione come uditrice. Senza violare alcunché posso aggiungere che la collega Biscossa ha portato delle informazioni molto rilevanti all’interno della nostra sottocommissione». Quanto alle tempistiche sulla conclusione di questi lavori, in particolare se si procederà con un audit esterno per valutare le responsabilità degli allora superiori del funzionario del DSS, Guerra, senza fornire una data, ha detto che «siamo in dirittura d’arrivo».