Raffaele De Rosa ha presentato questa mattina il Messaggio licenziato dal Consiglio di Stato.
Settore stazionario e ambulatoriale verranno integrati in modo da garantire una presa a carico migliore, oltre che più efficiente.
BELLINZONA - Mettere al centro i bisogni degli anziani e dei suoi famigliari e adeguare l'offerta per rispondere a questi bisogni nel modo più appropriato possibile. È questo l’obiettivo della Pianificazione integrata della Legge Anziani (LAnz) e Legge Assistenza e Cura a Domicilio (LACD), con orizzonte temporale 2021-2030. Il cui Messaggio è stato licenziato oggi dal Consiglio di Stato.
In buona sostanza, il settore stazionario (case per anziani) e quello ambulatoriale (assistenza a domicilio), così come tutti i servizi d'appoggio (ad esempio i centri diurni) verranno integrati in modo da essere maggiormente coordinati e in modo da rispondere alla sfida demografica, superando la tradizionale divisione fra i tre settori: «È uno strumento che in futuro diventerà ancor più importante, visto l'invecchiamento demografico in corso», ha illustrato il direttore del DSS Raffaele De Rosa nel corso di una conferenza stampa indetta al termine della procedura di consultazione.
Una procedura - effettuata da luglio a settembre - che ha permesso di raccogliere pareri e opinioni sul progetto dai comuni e degli enti interessati. È emersa un'ampia condivisione su principi, metodologia, strategia e sulla scelta dello scenario 2 - denominato "Sviluppo stazionario medio e spinta al mantenimento al domicilio” - che garantisce una maggior flessibilità. Oltre ai bisogni dell'anziano, l'accento verrà messo sulla qualità e sull'inclusione. Verrà inoltre privilegiata la presa a carico domiciliare. Insomma, la cura ambulatorale, se possibile, verrà preferita a quella stazionaria (come già avviene nell'ambito delle cure ospedaliere). Ci si focalizzerà pure sull'equità territoriale (e quindi su un'offerta capillare) e sulla sostenibilità finanziaria.