I Verdi di Bellinzona interrogano il Municipio sulla sovra illuminazione nella capitale.
E chiedono di intervenire per ridurre sistematicamente l'illuminazione in eccesso.
BELLINZONA - Avendo conseguenze negative sia sull'uomo, sia sugli animali, la troppa luce rappresenta una forma di inquinamento a tutti gli effetti, al pari di quello dell'aria o dell'acqua. E spesso comporta pure uno spreco di importanti risorse energetiche ed economiche.
I Verdi di Bellinzona hanno più volte ricevuto segnalazioni da cittadine e cittadini di comportamenti dell'ente pubblico in contrasto con una politica di illuminazione pubblica in linea con gli intendimenti cantonali e con l'attenzione necessaria verso le problematiche legate all'inquinamento luminoso. Ultimo esempio in ordine di tempo presso gli spazi del parco urbano di recente creazione che, «in maniera del tutto inutile», viene illuminato per tutta la notte (e talvolta anche di giorno).
Anche su edifici di tipo privato si sono potuti constatare esempi poco edificanti di inquinamento luminoso e di scarsa attenzione alla tematica. È il caso della nuova sede dell'IRB, dove spesso, per tutta la notte, l'intero edificio è illuminato a giorno.
Per quanto riguarda lo spreco energetico, gli ecologisti segnalano invece che l'interno della murata del castello (piano inferiore) rimane acceso tutto il giorno, indipendentemente dalla presenza o meno di persone. Si tratta di circa 30 lampadine accese anche quando dalle feritoie filtra parecchia luce solare.
Per tutti questi, e altri, motivi, i Verdi hanno deciso di presentare un'interpellanza. Accanto alle situazioni puntuali di sovra illuminazione presentate sopra, si chiedono pure chiarimenti sulle prospettive per una riduzione sistematica dell'illuminazione in eccesso.
Le domande poste all'attenzione del Municipio: