Gabriele Meucci e la sua vice sono stati accolti stamattina da una delegazione del Municipio di Bellinzona.
BELLINZONA - «Anche se siamo più lontani dal Sopraceneri vogliamo ravvivare la nostra presenza e i nostri contatti». Con questo obiettivo il nuovo Console Generale d’Italia a Lugano ha incontrato oggi a Palazzo Civico una delegazione del Municipio di Bellinzona composta dal Sindaco Mario Branda, dal Capo Dicastero opere pubbliche Henrik Bang e dal segretario comunale Philippe Bernasconi.
Già Ambasciatore d’Italia in Montenegro e successivamente in Slovacchia, il Console generale Gabriele Meucci è entrato in carica negli scorsi mesi nella sede di Lugano. La carica di Vice Console è assunta da Carla Brugnoli che ha pure partecipato all’incontro con il Municipio, durante il quale è stata ricordata la presenza della Casa d’Italia a Bellinzona quale sottosede del Consolato e ormai chiusa da tempo.
«A Bellinzona sul 26% di cittadini stranieri una quota del 16,5% è di nazionalità italiana», ha osservato il Sindaco Branda rilevando che l’integrazione, ammesso che abbia ancora senso riferirne in questi termini, è molto forte e, fortunatamente, non si assiste praticamente più a fenomeni di emarginazione o, peggio, esclusione rilevabili negli anni 60-70 del secolo scorso.
Pur facendo politicamente parte della Confederazione, Branda ha fatto riferimento a molte compenetrazioni culturali tra il Canton Ticino e la vicina Italia. Un legame che ha profonde radici storiche: basti pensare al fatto che il nostro territorio faceva parte del Ducato di Milano e solo nel 1503 con il Trattato di Arona Bellinzona fu ceduta ai cantoni svizzeri.
Guardando invece al futuro, l’auspicio, ha continuato il Sindaco, è che si possano concretizzare i progetti di linea ferroviaria ad alta velocità, in particolare a sud di Lugano, in modo da accorciare ancora i collegamenti verso le città italiane analogamente a quanto hanno reso possibile le gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri.
In precedenza il Console Generale aveva già fatto visita ai Municipi di Chiasso e Lugano e al Consiglio di Stato.