«Gli ucraini non sostituiscano gli svizzeri»

La Lega è preoccupata per l'impatto dei rifugiati sull'economia. L'interpellanza a Berna
LUGANO - La Lega è preoccupata che i profughi ucraini possano "rubare il lavoro" agli svizzeri. L'argomento era stato sfiorato ieri in conferenza stampa dal consigliere di Stato Norman Gobbi: «Bisognerà vigilare - ha sottolineato il "ministro" leghista - sulle condizioni di lavoro» dei rifugiati dopo che avranno ottenuto il permesso S.
A tornare sul discorso, più direttamente, è oggi il consigliere nazionale e direttore del Mattino Lorenzo Quadri, che con un'interpellanza a Berna si chiede se «i profughi ucraini saranno prossimamente utilizzati a scopi di dumping salariale e sostituzione sul mercato del lavoro».
La solidarietà nei confronti degli ucraini «è giustamente grande» premette Quadri, in quanto «non si tratta di migranti economici ma di persone che scappano da una guerra». Tuttavia, secondo il deputato leghista, le organizzazioni economiche (Economiesuisse) avrebbero salutato «con eccessivo entusiasmo» l'arrivo degli sfollati, tanto da far temere una «assunzione di profughi ucraini al posto di cittadini svizzeri».
Per il consigliere nazionale «la presenza di cittadini ucraini in Svizzera deve essere temporanea e non trasformarsi in immigrazione stabile». Quadri chiede al Consiglio federale di prendere posizione al riguardo.




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