La Lega dei Ticinesi deplora l’ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU.
LUGANO - Non solo l'Udc, ma anche la Lega dei Ticinesi deplora l’ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU.
«La candidatura elvetica - scrive in un commento a caldo il partito di via Monte Boglia -, opera dell’ex Consigliera federale Calmy Rey (PS), andava ritirata al più tardi con l’uscita dal governo della ministra socialista ginevrina». «Invece - prosegue la Lega - è stata portata avanti; e adesso il presidente di turno della Confederazione, il PLR Ignazio Cassis, tenta addirittura di presentare l’ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU come un trionfo».
Secondo i leghisti, la Svizzera, all’interno del Consiglio di sicurezza dell’ONU, «non conterà nulla; dovrà però giocoforza prendere posizione e decidere misure che sono incompatibili con la nostra neutralità».
Non manca l'accenno alla Conferenza sull’Ucraina di Lugano: Anch’essa fortemente voluta dal presidente PLR della Confederazione, si inserisce nella deleteria scia della dismissione della neutralità elvetica, e del continuo avvicinamento ed asservimento del nostro Paese ad organismi internazionali antidemocratici quali ONU, NATO, UE».