La proposta è stata avallata all'unanimità. Sirica: «D'altronde nella vita quotidiana è già così».
Laura Riget: «Non è un'alleanza unicamente elettorale, ma basata su tematiche comuni»
BELLINZONA - «Sì alle trattative con I Verdi per una lista progressista unitaria per il Consiglio di Stato».
Dopo i Verdi, anche il Comitato cantonale della sezione ticinese del Partito Socialista ha avallato - all'unanimità - la proposta di aprire una trattativa rosso-verde per una lista unitaria, in vista delle elezioni al Consiglio di Stato previste nel 2023.
«L’obiettivo comune è di rafforzare il polo progressista e di contrastare la deriva a destra del Canton Ticino», ha scritto in un comunicato rilasciato, a seguito dell'assemblea, il PS.
Le basi per un'alleanza «stabile e duratura»
«Il Comitato cantonale del PS Ticino ha deciso questa sera con entusiasmo di dare mandato alla Direzione per trattare prioritariamente con i Verdi e secondariamente con le altre forze della sinistra per presentare una lista progressista unitaria», si legge nella nota. Questo con l’intento di «porre le basi per un’alleanza stabile e duratura».
D'altronde, come ricordato da Fabrizio Sirica, «quest'alleanza, nella vita quotidiana della popolazione ticinese, esiste già di fatto. Ora è venuto il momento di renderla effettiva anche a livello di politica cantonale». Secondo Laura Riget, «questa non vuole essere un’alleanza unicamente elettorale, ma è basata su contenuti e tematiche comuni».
«Una deriva verso destra»
Secondo i socialisti, «ora più che mai è necessario unire e rafforzare il polo progressista, vera e unica alternativa alla Destra, conciliando la giustizia sociale a quella ambientale». Anche perché «il Ticino sta diventando un cantone sempre più polarizzato, in cui la maggioranza di destra porta avanti una politica di privilegi per pochi benestanti, chiudendo gli occhi di fronte alle difficoltà della maggioranza della popolazione e all’emergenza climatica».
Per il PS è quindi in corso una «pericolosa deriva verso destra», in cui «anche partiti storici come il PLR e il PPD si affiancano a UDC e Lega nel loro attacco allo Stato e al servizio pubblico».