Alle elezioni cantonali per il Consiglio di Stato ci sarà un fronte rosso-verde che agirà compatto.
Sulla lista dovrebbero comparire i nomi di due ecologisti, due socialisti e un esponente della società civile. La palla ora passa alla conferenza cantonale del PS.
BELLINZONA - La notizia era nell'aria da settimane. Ma ieri sera è arrivata l'ufficialità. Il Comitato dei Verdi ha infatti confermato la propria presenza su una lista d'area che comprende anche PS e società civile per la corsa al Consiglio di Stato.
La formula magica - La formula, messa a punto insieme ai socialisti, prevede che sulla scheda compariranno i nomi di due esponenti di PS e Verdi e uno della società civile. «Con questa formula si intende mobilitare l’area progressista nel suo insieme, coinvolgendo anche quella parte di società civile che pur non essendo affiliata a nessun partito, condivide i nostri valori e le nostre preoccupazioni», precisano gli ecologisti, ricordando che nelle ultime elezioni federali in Ticino i partiti progressisti hanno raccolto quasi il 30% dei consensi.
Attendendo il PS - Ora la palla passa nel campo dei socialisti che settimana prossima dovranno decidere quale linea seguire. Quella proposta dalla Direzione che ricalca quella dei Verdi (2+2+1) oppure quella suggerita da Matteo Muschietti, Evaristo Roncelli e Lauro Degiorgi che sulla lista prevede la presenza di tre rappresentanti del PS e due dei Verdi. «Se la Conferenza cantonale del PS dovesse mettere in discussione la formula - conclude gli ecologisti - verrebbero a mancare le condizioni di partenza uguali per costruire insieme un progetto comune per rafforzare l’area e il senso di una lista comune».