Cristina Maderni (PLR) chiede spiegazioni al Gran Consiglio: «perché non sono stati ascoltati i campanelli d'allarme?»
LUGANO - La vicenda, c'era da aspettarselo, finisce in Gran Consiglio: in queste ore sui tavoli del governo fioccano le interrogazioni, come quella che porta la firma di Cristina Maderni (PLR). Che chiede conto della fondatezza delle affermazioni del direttore del DECS quando dice che «nei confronti del 39enne non ci sono mai state segnalazioni».
Non ne è convinta la deputata, che rileva come sul conto del docente e di certi suoi atteggiamenti giravano già voci di disappunto, oltre a segnali di allarme: «ci risulta - scrive nella sua interrogazione - che già lo scorso anno, durante l’ora di classe, gli allievi avrebbero segnalato al proprio docente atteggiamenti inappropriati tenuti da colui che oggi è direttore ed è oggetto dell’indagine». Dove sta la verità? E per questo che Maderni chiede di sapere se «il docente era o non era stato oggetto di segnalazioni all’interno della scuola e, in caso di risposta positiva, per quale motivo non ci si è rivolti a un mediatore seguendo la procedura oggi vigente nelle scuole superiori e successivamente perché il fatto non è stato riportato alle istanze superiori all’interno del Dipartimento».
Si domanda anche «quali accertamenti e valutazioni sono state fatte dal DECS prima di procedere alla nomina a direttore in questione e quali passi si vorrà intraprendere da subito affinché il ripetersi di fatti del genere venga scongiurato e se del caso bloccato sul nascere».
Da segnalazioni che abbiamo ricevuto, scrive ancora la deputata, «il docente sarebbe stato solito, oltre a svolgere le sue lezioni, anche organizzare spettacoli di fine anno e accompagnare gli allievi in gite scolastiche. Il DECS ha scritto ai soli genitori degli allievi dell’anno scolastico 2022-2023: cosa è stato fatto o si intende fare - chiede nella sua interrogazione - nei confronti dei genitori i cui figli hanno avuto il docente negli anni precedenti?».
E poi un punta il dito contro la sospensione di alcuni progetti di prevenzione: «la scuola ticinese fa abbastanza per prevenire queste situazioni inaccettabili? Ci risulta infatti che alcuni progetti di prevenzione siano stati abbandonati o quantomeno sospesi. Corrisponde al vero?» conclude.