Lorenzo Quadri interpella il Governo federale e chiede parità di trattamento
BERNA - Il metodo di verifica del dimensionamento delle zone edificabili stabilito dall’ ARE (Ufficio federale dello sviluppo territoriale) è davvero efficace, attuabile e sostenibile? A domandarselo è il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri che, per chiarire le sue perplessità, ha chiesto lumi al Consiglio federale tramite un'interpellanza.
Come sottolinea Quadri, i Cantoni sono chiamati a prendere le misure necessarie per un corretto dimensionamento delle zone edificabili nei propri piani direttori (PD), «misure che l’ARE ritiene di dover valutare secondo lo scenario federale». «Il piano direttore del Canton Ticino - prosegue Quadri - è stato approvato dalla Confederazione in base allo scenario di sviluppo demografico del 2020, mentre per tutti gli altri Cantoni l’ARE ha adottato lo scenario 2015».
Secondo il consigliere nazionale però lo scenario 2020 è penalizzante per il Ticino. «Infatti - sottolinea - prevede uno sviluppo demografico inferiore rispetto alle previsioni del 2015».
Al Consiglio federale vengono quindi poste le seguenti domande: