La Deputazione ticinese alle Camere federali si è riunita stamane per l’ultima seduta del 2022 sotto la presidenza del consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega). La Deputazione ha nominato il consigliere nazionale Fabio Regazzi (Centro) presidente per il 2023, mentre il consigliere nazionale Piero Marchesi (UDC) assumerà la vicepresidenza.
I lavori parlamentari invernali sono quasi giunti al termine e la Deputazione ticinese ha colto l’occasione per stilare un bilancio e per un aggiornamento su alcuni temi di rilevanza strategica. La Deputazione ha discusso in particolare le questioni relative all’infrastruttura ferroviaria, fra cui due mozioni accolte dalle Camere federali che concernono l’impegno per la realizzazione della “Croce federale della mobilità” nell’ambito della Prospettiva Ferrovia 2050, che passa ora al Consiglio degli Stati, e la richiesta di integrazione del Mendrisiotto nei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza, approvata definitivamente dalle due Camere. Entrambi gli atti parlamentari vanno nella direzione di uno sviluppo dell’infrastruttura di trasporto a sud della Svizzera.
Sono stati inoltre discussi la situazione della navigazione sui laghi ticinesi, le relazioni fiscali con l’Italia e la perequazione finanziaria, che la Deputazione ticinese alle Camere federali continua a seguire con attenzione.
Fra i temi affrontati dal Parlamento federale che toccano il Cantone Ticino, sono stati regolati anche gli ultimi dettagli per la modifica della legge sulla caccia, il cui punto principale è la possibilità di abbattimento preventivo del lupo, che andrà ora alle votazioni finali previste venerdì 16 dicembre.
A margine della sua riunione, la Deputazione ticinese ha partecipato a Palazzo federale all’evento per i dieci anni dell’integruppo parlamentare Italianità, alla presenza – fra gli altri – del presidente della Confederazione Ignazio Cassis e della direttrice dell’Ufficio federale della cultura Carine Bachmann. L’incontro conviviale è stato anche l’occasione per uno scambio su temi di attualità in ambito di promozione della lingua e cultura italiana in Svizzera, come i lavori in vista del messaggio sulla cultura 2025-2028 e la recente revisione dell’ordinanza sulle lingue.