Il Partito Socialista ticinese passa all'azione e annuncia il lancio di un'iniziativa popolare
BELLINZONA - Fissare un limite massimo all’impatto dei premi di cassa malati sul budget delle economie domestiche, di modo che non superi in nessun caso il 10% del reddito disponibile.
È questo l'obbiettivo di un'iniziativa popolare lanciata questa mattina dal Partito Socialista ticinese, denominata "Esplosione premi di cassa malati: ora basta".
Il partito ha definito la proposta «una misura mirata per sostenere in maniera concreta il ceto medio», necessaria poiché «i premi di cassa malati crescono di anno in anno (e hanno raggiunto un nuovo record negativo in Ticino), motivo per cui il ceto medio è in grande difficoltà, anche visto il momento di aumenti (inflazione, costi dell'energia...)».
Per i socialisti, «una famiglia composta da due adulti, un bambino e un adolescente può arrivare oggi a pagare fino a fr. 19'000.- annui di premi di cassa malati». Ciò che è stato definito «uno sproposito».
inoltre, il partito ha definito di voler agire potenziando il sistema di riduzione dei premi dell’assicurazione malattia (RIPAM). In tal senso è stato citato uno studio della SUPSI, secondo cui «le economie domestiche che si situano a ridosso della soglia per potere beneficiare delle riduzioni RIPAM (appena sotto o appena sopra) subiscono un impatto dei premi di cassa malati superiore al 10%». Il gruppo sostiene quindi che sia «inaccettabile che soprattutto anziani senza prestazioni complementari, coppie senza figli e persone sole devono pagare fino al 20% del proprio reddito disponibile ogni mese».