La discussione arriva dopo la quadra trovata da Partito Socialista, Centro e Lega in Commissione formazione e cultura
BELLINZONA - La riforma della scuola media entra nel vivo del dibattito parlamentare e approda oggi in Gran Consiglio.
Dopo la quadra trovata da Partito Socialista, Centro e Lega in Commissione formazione e cultura sulla formula che dovrà dare l'addio ai livelli A e B di tedesco e matematica, il dibattito si sposta al parlamento cantonale, da cui dovrebbe arrivare il beneplacito politico all'avvio della sperimentazione che partirà in sei istituti.
La proposta uscita dalla commissione e che approderà in Gran Consiglio questo pomeriggio prevede la co-docenza in matematica e tedesco, con la possibilità - per la totalità delle ore - che questo avvenga nella stessa classe, a classe divisa oppure con i due docenti presenti nella stessa aula solo per una parte delle ore previste.
Diversi gli interventi previsti e le mozioni e le iniziative parlamentari che saranno oggetto di discussione. Fra queste quella del Partito Comunista che chiede «in terza delle ore di laboratorio», o del MPS che chiede anche «la diminuzione a 18 del numero di allievi presenti in ogni classe».
Alessandro Speziali del PLR invece nella sua mozione ricorda che «nel corso del secondo biennio serve un potenziamento delle materie opzionali per renderlo concretamente orientativo. Questa visione è anche supportata dal mondo del lavoro, che segnala la necessità di avvicinare le opportunità dell’insegnamento alle conoscenze e competenze che serviranno alle ragazze e ai ragazzi nei loro percorsi di apprendistato e professionali» scrive. Un percorso orientativo per gli allievi a seconda dei loro interessi, dunque.
Nel dibattito di questo pomeriggio entra anche l'iniziativa parlamentare di Alessio Ghisla per il Gruppo PPD+GG (il Centro), che chiede di «strutturare il doposcuola in base alle necessità degli allievi». La parola spetta adesso all'Aula parlamentare.