Deducibilità dei premi di cassa malati dei figli? Il PS annuncia la riuscita del referendum
BELLINZONA - «Un ennesimo regalo a chi non ne ha bisogno? La parola passa al popolo».
Il Partito socialista ticinese conferma oggi che avrà luogo il referendum contro la decisione del Gran Consiglio di approvare l'iniziativa relativa a una deduzione fiscale sui premi di cassa malati dei figli: sono infatti state raccolte oltre 8'500 firme «contro questi ulteriori sgravi fiscali alle famiglie benestanti», che verranno consegnate lunedì alla Cancelleria dello Stato.
Il Parlamento aveva approvato la proposta di PLR, Lega, Centro e UDC a dicembre, con 56 voti a favore e 20 contro. Nel testo si prevede l'introduzione di una deduzione fiscale per i premi di cassa malati fino a 1'200 franchi per ogni figlio, a partire dal 2023. L’iniziativa - era stato ai tempi ricordato dai proponenti - vuole essere in linea con quanto succede già nella maggioranza dei cantoni svizzeri (solo Basilea-Città e Argovia non prevedono lo sgravio).
Dal canto suo, per il Partito socialista (e per i Verdi) le deduzioni andrebbero a favorire «soprattutto le fasce di popolazione che ne hanno meno bisogno». «La fiscalità non è uno strumento adeguato per fare socialità», aveva specificato il granconsigliere Ivo Durisch. «Le deduzioni non metteranno in tasca quasi nulla al ceto medio. Non sono né efficaci né efficienti».
Allo stesso tempo prosegue anche la raccolta firme a favore dell’iniziativa che vuole introdurre un tetto massimo ai premi di cassa malati. Il partito ha già raccolto oltre 9'000 firme, «ma continueremo a raccoglierle nel mese di marzo», annunciano i socialisti.