Casse malati, più di ottomila firme contro le deduzioni per i figli. Sirica (PS:) «Non si aiuta chi ne ha veramente bisogno»
BELLINZONA - Sgravi sui premi di cassa malati dei figli? Sarà referendum. Più di ottomila firme di cittadini ticinesi sono state oggi consegnate dal Partito socialista a Palazzo delle Orsoline.
La sinistra porterà quindi al voto popolare la proposta lanciata dai partiti borghesi e approvata lo scorso dicembre dal Gran Consiglio, che prevede l’introduzione di una deduzione fiscale per i premi di cassa malati fino a 1'200 franchi per ogni figlio, a partire dal 2023.
Ma come mai il PS è contrario? «Perché è una risposta sbagliata a un problema reale», spiega a Tio/20 Minuti il co-presidente Fabrizio Sirica. «I soldi, lo abbiamo dimostrato ampiamente con il nostro rapporto di minoranza e il controprogetto, andranno soprattutto alle famiglie più ricche. Se quindi l’intento era quello di aiutare il ceto medio ad affrontare i costi delle casse malati con questa proposta non è un obbiettivo che viene raggiunto».
Sulla stessa linea la copresidente Laura Riget: «Trattandosi di una deduzione fiscale va a beneficio soprattutto delle fasce più benestanti. Inoltre, questa proposta non aiuta le persone sole, o le coppie senza figli, che secondo uno studio SUPSI sono molto toccate dai premi dei cassi malati. Quindi questa è una misura ingiusta, e anche uno sperpero di denaro pubblico».
«Aiutare chi ha veramente bisogno»
Per la sinistra, insomma, «un’altra volta i soldi sono distribuiti male, verso i ricchi e non verso chi ne ha veramente bisogno. Noi siamo dell’idea che bisogna aiutare quel ceto medio che corrisponde alle persone che non ricevono i sussidi, ma che non navigano nell’oro e che ogni anno fanno sempre più fatica a pagare i premi di cassa malati. La nostra proposta è che quei soldi che contrastiamo con questo referendum vadano, in maniera mirata, proprio a loro».
A tal riguardo, il capogruppo Ivo Durisch ha presentato a nome del Partito Socialista un’iniziativa parlamentare che funge da controprogetto e che chiede di «utilizzare la stessa cifra prevista per questi sgravi a pioggia per destinarla invece in maniera specifica in favore al ceto medio tramite una riduzione mirata dei premi».
«Punteremo sui dati»
A giugno si andrà al voto quindi, in una campagna che si preannuncia dura. «Come spesso in temi relativi alla giustizia fiscale siamo da soli (la sinistra) contro tutto il fronte borghese, per questo sarà dura, anche perché verranno probabilmente distorte le realtà» dichiara Sirica. Ma cosa metterà sul piatto la sinistra? «Punteremo sui dati: e i dati dicono che una famiglia con due figli che ha 100mila franchi di reddito imponibile guadagnerà qualcosa come 40 franchi di imposte. Una famiglia con 5 volte tanto, con mezzo milione di imponibile, ne guadagnerà invece cinquecento (e oltre). Quindi di fronte a questo strumento completamente sbagliato, chiediamo di mettere i soldi in maniera più corretta rispetto alle necessità della popolazione».
«Sarà fondamentale per noi riuscire a far capire quali sono davvero le fasce che beneficiano di questo regalo fiscale e quali sono invece quelle che beneficerebbero della nostra proposta» ribadisce Riget.
Sempre sul tema delle casse malati, lo ricordiamo, c'è un'ulteriore iniziativa popolare per cui il PS sta raccogliendo firme, e che prevede di mettere un tetto al massimo del 10% del reddito disponibile di un nucleo familiare per la cassa malati.