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Una mozione interpartitica chiede l'istituzione di una scuola di pastorizia in Valle di Blenio
BELLINZONA - Non si cercano solo infermieri o specialisti informatici. C'è bisogno di personale qualificato anche per sopperire alla mancanza di una figura secolare delle Alpi, e di cui le aziende agricole hanno necessità: il pastore.
Per questo è stata lanciata una mozione interpartitica (prima firmataria Lea Ferrari, Partito Comunista) indirizzata al DECS dal titolo ”Una scuola di pastorizia in Valle di Blenio“. Tra i firmatari risultano anche Gina La Mantia (PS), Alessio Ghisla (Il Centro), Alex Gianella (PLR) e Sem Genini (Lega).
L'obbiettivo di quest'istituto sarebbe quello di ristabilire «il plurisecolare rapporto di conoscenza con la natura nel contesto contemporaneo, innescando ricadute pratiche rilevanti: dai pastori attivi in diversi modi capillarmente nella regione, allo sviluppo di nuove soluzioni e alla divulgazione».
«Lupo? Il pastore è fondamentale»
In un comunicato odierno, il Partito comunista (PC) ticinese ribadisce l'importanza di questo mestiere, mettendo nero su bianco il disappunto di non trovare la voce “pastore” nel portale www.orientamento.ch. «Un’assenza formativa che va di pari passo con la “denaturazione” della società, in altre parole con la perdita delle conoscenze legate alla natura».
Che poi, secondo i comunisti, ci sono ricadute anche nella crisi tra lupo, uomo e bestiame: «Uno dei motivi per cui il lupo avanza è anche il venire meno di figure che conoscevano profondamente il territorio e gli animali quali appunto i pastori. Questo ruolo è fondamentale per la corretta gestione degli alpi e per il benessere degli animali, sono anche i primi che possono accorgersi della presenza del lupo e dare avvio ad una serie di interventi di contenimento», si può leggere nella nota.
Infine, viene sottolineata la scelta strategica di selezionare come luogo per l'istituto la Valle di Blenio (tra alpeggi, strutture, tradizioni e collegamenti).
