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BELLINZONAI docenti del Liceo incrociano le braccia (per un'ora)

10.03.23 - 11:18
La decisione è stata presa a larga maggioranza come segno di protesta per le mancate risposte del Governo sulla vicenda delle pensioni.
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I docenti del Liceo incrociano le braccia (per un'ora)
La decisione è stata presa a larga maggioranza come segno di protesta per le mancate risposte del Governo sulla vicenda delle pensioni.

BELLINZONA - I docenti del Liceo di Bellinzona tornano a protestare contro il recente (ulteriore) taglio delle rendite IPCT. E il Collegio, riunito in riunione plenaria straordinaria, ha deciso ad ampia maggioranza (48 a favore, 12 contrari, 3 astenuti) di sostenere l’astensione dal lavoro in occasione della terza giornata di mobilitazione dell’ErreDiPi (Rete per la Difesa delle Pensioni).

Nello specifico - precisa il Collegio docenti - saranno «una cinquantina i colleghi» che incroceranno le braccia il prossimo 15 marzo (alla terza ora) come segno di protesta per le «mancate risposte del Consiglio di Stato alle rivendicazioni del movimento in difesa delle pensioni» e per la «non ammissione ai colloqui tra Governo e parti sociali dell’ErreDiPi».

Il Collegio docenti - ricordando che l'astensione dal lavoro resta una «scelta individuale» - precisa di sostenere «tutte le colleghe e i colleghi che decideranno di partecipare a questa azione» e chiede ai sindacati OCST, SIT e VPOD di «appoggiare concretamente questa ulteriore tappa della mobilitazione».

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
La scuola sembra oramai il bersaglio di tutto. Ma i nostri politici sono dei nullafacenti, scaldasedie. Hanno messo degli incompetenti alla testa della CP,Hanno continuato con il buco senza rendersi conto di cosa succedeva.E questo solo perchè alla tesat c'è sempre la spartizione agli amici e agli amici degli amici. Prendobno un lauto stipendio quest gestori di CP: hanno cannato. Che si decurti lo stipendio. Ma ora c'è anche il mega pasticcio politico che hanno creato solo perchè in prossimità delle elezioni, ma forse le incompetenze c'erano giÀ. Si vuole abolire i livelli, ma nessuno osa dire come e quando. Ora si vorrebbe introdurre una ora di tedesco in più in prima media. Ma piantatela con queste ricette da mercatino serale. Il tedesco è una lingua ostica, in particolare per i latini. E lo impari solo vivendo e lavorando/studiando in un paese dove si parla solo tedesco. In Ticino abbiamo una miriade di scuole universitarie, ma i giovani vanno ancora oltralpe? Come mai? Che si crei anche da noi una scuola superiore che insegni il tedesco a chi ha intenzione di migrare oltralpe.

F/A-19 1 anno fa su tio
Ma quell’ora lì gli viene dedotta dalla paga oppure fa parte del pacchetto agevolazioni docenti ( 3 mesi di vacanza, 24 ore la settimana, io 24 ore le faccio in quasi due giorni, ponti, settimana di carnevale, settimana bianca, un mese di malattia, ho conosciuto anche chi se ne è stata a casa un’anno in aspettativa perché ha avuto un figlio, eccetera eccetera.

nec 1 anno fa su tio
Le garanzie offerte agli over 50 nella riforma del 2012 sono state troppo generose e sono una delle grandi cause del buco miliardario della cassa pensione! Bisognerebbe far partecipare anche loro al risanamento e le misure d’accompagnamento non dovrebbero essere a inaffiatoio

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a nec
Questa è un'ottima considerazione!

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
La vera domanda è se sia possibile, alla fine si tratta di pensioni già in essere. Sarebbe interessante sentire qualcuno che ne capisca di legge per capire se si tratti di un diritto acquisito oppure se data l'insostenibilità della cassa si possa andare a toccare quelle prestazioni. Comunque sì, i soldi sono finiti lì, in tutti gli affiliati alla cassa andati in pensione fino al 2017 (2002 +15 anni di periodo transitorio, ergo nati fino al ''62) a scapito degli attivi sempre sotto ipct. Ovviamente non è una colpa, però fintanto che saranno in vita (e gli auguro a lungo) gioveranno di una rendita che non è sostenibile, oppure in linea con ciò che in attività hanno versato. Diciamo che avendo già consumato il loro ''tesoretto'' sarebbe giusto nei confronti di chi oggi lavora ridurgli la rendita quanto meno per limitare l'espandersi del buco (oltre che ridurre il peso sugli attuali impiegati pubblici e alle casse del cantone). In questo caso l'errore sta nel sistema, troppo legato alle dinamiche di consenso e politiche e ad una classe politica che per due decenni è scappata dal vincolo di realtà. Detto questo i problemi vanno risolti e in questo caso saranno necessari sacrifici da tutti.

Boss 1 anno fa su tio
andate a lavorare in fabbrica !!

#JenaPlinsky 1 anno fa su tio
Praticamente incrociando le braccia per un’ora hanno avuto una giornata libera più o meno…

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a #JenaPlinsky
Normalmente non lo farei ma la tratto da pari. Questo perché loro la lavorano davvero a ritmi intensi e poi a casa lavorano il doppio per preparare le lezioni. Mica come nelle varie dittarelle dove tra un caffé, una pausa, iInternet, Netflix, il bisognino, la telefonatina, una sigaretta e una chiacchiera si fa finta di lavorare...(nelle banche e nelle assicurazioni c'è addirittura l'aperitivo del venerdî...ma andiamo!). Poi qualcuno si può anche raccontare che si fa il ...ma lo racconti ai suoi figli non agli altri adulti perché fa ridere i polli.

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
hahahaha ritmi intensi, questa è veramente l’ultima stron..della settimana

Boss 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
nominati e con il posto sicuro !! poi hanno un figlio e stanno a casa 4 anni tanto c’è la nomina vai a farlo in una dittarella privata come la chiami tu …

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Boss
Ah tu sei quello con Stephen Hawking sul profilo e probabilmente non sa neanche chi è. Mi ricordo! Grande. Siamo a posto. Adesso chiama a raccolta anche Stakanov che ci facciamo due risate. Proprio non vi entra in testa che la guerra tra categorie lavorative è quello che indebolisce i lavoratori. Invece di fare fronte unico ci dividiamo e quello che oggi fanno ai docenti ieri lo hanno fatto ad altri e domani ad altri ancora. Tutti voi vi lamentate di continue delle vostre condizioni lavorative ma non lottate neanche un pò per migliorarle. Avete ingoiato tutto come struzzi perché una parte politica ve lo diceva. Eppure le condizioni quadro non erano così 30 anni fa. E cosa vi vedo fare? L'unica cosa che fate è sperare che anche altre categorie cadano una dopo l'altra in modo che si stia tutti un pòo peggio, ma uguale. Secondo me dovete guardarvi allo specchio e capire chi siete.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Maratoneta
Beh vedo che non contesta il fatto che, mandrie di lavativi nostrani alle quali appartengono molti che postano commenti, passano le giornate a scaldare la sedia negli uffici e nelle aziende. Mi fa piacere! D'altra parte sono su TIO a commentare invece di lavorare...

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Quello che fa anche lei, giusto?

Sciguetto 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
kelt: vedo che anche lei lavora alacremente… su tio 😂👋

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Sciguetto
Infatti. Mai negato. E non sono un docente. Sono, come già detto molte volte un manager. Lavoro circa 4 ore al giorno e sono ben pagato per farlo. In Scandinavia è cosa consueta. Sono fortunato ma ritengo che molto me lo sia costruito da solo e senza aiuti se non il mio impegno nello studio. Non è il numero di ore che certifica la bontà del lavoro che si fa. Non lavoriamo in una fabbrica che inscatola sardine.

Kelt 1 anno fa su tio
Un contratto è un contratto e l'unico che lo ha disatteso è stato il Governo. Comunque in questa vicenda (fatta in gran parte di favori di scambio) due sono i tabù dei quali sembra non essere permesso parlare: 1) E' indecente che non siano chiamati a contribuire gli ex dipendenti già in pensioni e i nati dopo il 1962 (le cui prestazioni senza copertura hanno creato questo buco) 2) Nessuno che spieghi chiaramente alla cittadinanza che i sussidi, i pacchetti fiscali, e i continui favori alle aziende sono "soldi dei contribuenti" tanto quanto quelli del pubblico impiego. E mentre quest'ultimo fornisce servizi, per le aziende non c'è nessuna garanzia (e infatti spesso è così) che i soldi tornino in termini di assunzioni sul territorio, tasse pagate (infatti gli utili sono sapientemente portati vicini allo zero) e benessere creato. Pensateci su...

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
scusate nati prima del 1962.

adri57 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
È vero che in talune aziende il venerdì fanno l’aperitivo. Generalmente non prima delle 17.30. Altri, siccome terminano la giornata ale 15.30, fanno la merenda!

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Invece di pensarci su…è possibile pensarci giù?

Sciguetto 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Kelt: al di là di polemiche e quant’altro, che la riduzione del tasso di conversione sia pesante è vero, come è vero che ci sono molti tabù taciuti. Uno è che a quanto mi risulta il tasso di conversione è rimasto così elevato anche perché anni fa fu rifiutata una sua riduzione; un altro tabù è che nel fondo sono state versate centinaia e centinaia di milioni pagati anche (ma non solo) da quei contribuenti che dalla loro ditta ricevono un tasso del 5%. Capisco lo sconforto, ma la soluzione di prelevare altre centinaia e centinaia di milioni dalle contribuzioni di tutti non è davvero un strada percorribile, mi sembra ovvio.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Kelt sul punto 1) penso che siamo quasi d'accordo. È evidente che ci sia stato un problema di natura politica, quindi direi che vista la garanzia dello stato le mani siano legate e ci toccherà pagare. Detto questo per concludere il circo è auspicabile (quindi non avverrà) che tutto ciò che di politico c'è in quella cassa smetta d'esistere. In sintesi l'IPCT deve poter operare come qualsiasi altro istituto privato, senza quindi che le decisioni passino da parlamento o governo. Personalmente spererei anche che venga rimossa pure la garanzia statale, ovviamente questo può succedere solamente in una situazione non critica (non ci si può permettere di abbandonare la nave che affonda). Per benefici (oppure la circonvallazione di malefici) politici è stato creata una situazione insostenibile ed oggi si vedono i frutti della lungimiranza politica ticinese. Mi pare innegabile però che chi era dipendente pubblico ed oggi pensionato ha vissuto una situazione di beneficio sulle spalle di chi iscritto alla cassa oggi lavora. La colpa non è loro, anche se di sicuro (non accorgendosene) hanno goduto sulle spalle di altri che si ritroveranno a pagare il conto (ingiustamente) salvo forse l'immissione di liquidità proveniente dalla fiscalità generale o da debito cantonale (ergo ingiusto pagamento da parte di tutti i cittadini). In sintesi tutte le soluzioni sono ingiuste. In ogni caso sarebbe opportuno per il futuro escludere il sistema pensionistico dalle dinamiche politiche (trattamenti di favore con fini elettorali che creano situazioni insostenibile nemmeno nel medio termine)¶ Sul punto 2) sono totalmente in disaccordo. Mi pare che stai paragonando la bottiglia di San Benedetto con la diga della Verzasca solo perché entrambe contengono acqua. La calibrazione del sistema fiscale cantonale e la spesa pubblica hanno praticamente zero a che fare con il 2° pilastro malgrado come ben dici, probabilmente questa situazione diverrà una voce di spesa data da politici che giocano con i soldi altrui. Già paragonare un pacchetto fiscale con un sussidio mi pare poco sensato, ma vabbé alla fine entrare in questo discorso porterebbe a niente visto che lo ritengo un discorso di poco senso, quindi restiamo sul tema ;-) Buona giornata Kelt.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Beh sul fatto che debbano contribuire i pensionati e i nati prima del '62 siamo allineati. Capisco poi che tu non sia d'accordo sul secondo punto però è proprio uno di quelli in discussione. In ogni rifinanziamento di casse pensione il datore di lavoro ha messo denaro. Qui il datore di lavoro è il Cantone. Chi dovrebbe metterli dunque? Come dimostra il finanziamento di 7mld alla cassa pensione federale per la quale non mi pare qualcuno abbia protestato. Infine tu, giustamente, non sei d'accordo nell'appianare il buco della cassa mediante contributi pubblici. Io invece non sono d'accordo nel distribuire sempre soldi regalati alle aziende senza garanzia alcuna e nel finanziare opere urbanistiche faraoniche utili solo agli appaltatori. Sono sempre soldi pubblici. Buon fine settimana anche a te ;-)

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Kelt sei troppo efficiente a rispondere, pensavo mi avresti dato il weekend per pensarci su ancora un po' ;-) Comunque penso che non ci siamo capiti (dannati post) non è che sia o meno d'accordo, con la copertura del buco, diciamo che giustamente mi girano un po' le scatole. Un impegno preso va mantenuto, il cantone è garante e quindi assolva ai suoi compiti. Per i 7 mia per la cassa federale, è una bella somma però bene o male è assorbibile, in Ticino parliamo di una cifra di poco più bassa della metà ma per un cantone già indebitato, già con i conti in pessimo stato e di taglia (chiaramente) più piccola rispetto alla totalità della Svizzera. Per esser chiaro il Ticino deve trovare la metà di quei soldi avendo dei pessimi conti con un venticinquesimo della popolazione. Giusto per mettere in scala la gabola in cui siamo infilati. Diciamo che il canton Ticino non ha le capacità per risolvere il problema come auspichi, salvo cancellare per un decennio tutti gli investimenti in infrastrutture ed altri campi a favore di quella che sarebbe una spesa per coprire dei benefici pensionistici non sostenibili (diciamo una spesa in trasferimenti ad una classe particolare a scapito delle altre). Teh giusto o sbagliato dipende dai punti di vista, non sono giovane, non dipendente pubblico e tasse pagante in Ticino, quindi di fatto lo prenderei in quel posto da tutte le parti quindi è naturale che non faccia i salti di gioia. In sintesi va a finire che lo scandalosissimo taglio ci sarà e che le casse cantonali verranno svuotate per coprire il buco, tutti scontenti, l'opera politica perfetta.¶ Questa situazione come detto è frutto delle incapacità politiche, per questo auspico che queste dinamiche escano dall'IPCT. Parlavo di rimuovere pure la garanzia una volta sistemati i conti, bocche poco simpatiche la chiamerebbero privatizzazione, però la situazione attuale suggerisce che forse forse il magico pubblico non sta funzionando poi così bene. In ogni caso per renderla decentemente sostenibile immagino ci vorranno decenni, quindi ne parliamo quando sarò io il pensionato fra 4 decenni ;-)¶ Tornando al punto 2) ti contesto un po' il metodo. Un pacchetto fiscale favorevole per un'azienda porta ad un mancato gettito, non ad una spesa. Un sussidio è una spesa per trasferimento mentre che so, una nuova strada è un investimento. Sono cose diverse proprio a livello contabile (non che ne capisca poi così tanto di bilanci statali), quindi per questo dico che ha poco senso paragonarli. Poi teh, fosse per me le tasse sarebbero al minimo possibile, si spenderebbe meno per regali sia a ricchi, che poveri, sia aziende che casse pensioni, però capisco che a qualcuno possa piacere una maggiore presenza dello stato in ambiti in cui non sarebbe necessario (al di fuori del fallimento di mercato). Teh qualcuno ci vede dei successi, io ci vedo scenari tipo quello presente, oppure Alitalia per fare un esempio straniero. A ognuno il suo, buon weekend ;-))

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Mi fa davvero piacere vedere un giovane che fa andare la testa. E hai ragione su molti punti. Beh, anch'io la "prenderò in quel posto" come contributore privato. Credo però che la solidarietà tra categorie sia importante. In gamba e buon fine settimana!

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Sciguetto
Proverò a risponderti puntualmente. 1) Il tasso di conversione è già stato abbassato del 20% nel 2012 ed era stato garantito dal Governo che non sarebbe stato toccato ulteriormente 2) Nelle casse pensioni che hanno avuto problemi ha sempre messo denaro il datore di lavoro. Qui il datore di lavoro è il Cantone. Chi dovrebbe metterli dunque? 3) Cassa pensioni federale ha ricevuto 7 Mld per rifinanziarsi. Sentito ieri a Falò. 4) infine: tutti i sussidi, agevolazioni, pacchetti fiscali, favori, detassazioni che ricevono le aziende sono soldi pubblici. Perché per queste non si lamenta nessuno? Vi sta bene pagarli anche quando le aziende lasciano a casa centinaia di lavoratori e poi danno bonus milionari ai dirigenti che li hanno licenziati perché incapaci di fare utili?

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Maratoneta
Povera stella ci ha provato...fa quasi tenerezza! Continui a correre va e non si lanci in dissertazioni linguistiche che non può sostenere; o alternativamente può studiare 20 anni e andare a fare l'insegnante. Se riesce.

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Credo sia sufficientemente provvisto lei di dissertazioni linguistiche, rimango basito …20 anni di studio? comprese le elementari?

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a adri57
Parlate come se nessuno conoscesse altre persone. Ognuno ha amici che gli dicono le come vanno le cose sul suo posto di lavoro. Lei non ne ha? Potrei raccontarle di persone che s'imboscano per ore, di soggetti che passano le giornate a guardare serie televisive o su TIK-TOK infine, per tornare agli aperitivi, sappia che di solito iniziano alle 11 del mattino del venerdî. O forse non ha mai lavorato in banca...

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Incredibbbbbile ecco perché le banche vanno male, troppe serie televisive e aperitivi….hahahaha che panzane

adri57 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Io ho lavorato 46 anni in ambito privato. Le garantisco che i privilegi della sua categoria, quasi tutti se li sognano di notte. Noto che tutte le volte che rivendicate qualcosa, lo fate nel tempo di lavoro, penalizzando gli allievi e, indirettamente, i loro genitori. Fate i vostri scioperi nel tempo libero, che certamente non vi manca. Inoltre, senza alcuna prova, si permette di sproloquiare su altre categorie. Ripeto, l’unica certezza comprovata, è il vostro impiego del tempo di lavoro, per fatti privati.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a adri57
Io lavoro nel privato, l'ho detto più volte. Ho una certa funzione e so come vanno gli uffici. Se avete lavorato in condizioni difficili e vi sognavate le condizioni degli altri dovevate cambiare lavoro. Io sono contento del mio e faccio più o meno quello che voglio. Non rivendico nulla di queste pensioni perché non mi riguarda. Trovo solo vergognoso, avendo tanti amici e conoscenti docenti, ben più validi di tutti gli scaldapoltrone che sono in giro, che la società non capisca che i docenti sono professionisti al pari di ingegneri, matematici o fisici. E' un lavoro talmente idilliaco che non si trovano più insegnanti! Devono assumere docenti senza qualifiche (perchè laurearsi non è per tutti) o assumere frontalieri. Se lo trovava un lavoro così facile doveva laurearsi e farlo lei, ma naturalmente bisognava esserne in grado

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Tra l'altro la questione riguarda 17'000 persone in Ticino tra cui: poliziotti, giudici, personale dei tribunali, impiegati cantonali, personale tecnico, addetti alla manutenzione, alla pulizia delle strade ecc. ecc. ma come al solito l'ultima cosa che avete letto sono le istruzione del Natel, altrimenti vi viene mal di testa.

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Di acculturato che legge saggistica ne basta solo uno, LEI, per gli alti bastano le istruzioni del cellulare, natel è dialettale usata solo in Svizzera non per questo oltre frontiere le persone restano basite nel sentire questa espressione.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Kelt attacca là pure il personale EOC.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Maratoneta
Ok. Non ha mai lavorato in banca o in un'assicurazione

Lettorecritico 1 anno fa su tio
Dopo quello che abbiamo visto ieri sera a Falò, non sarei più così sicuro dell'esito di un referendum finanziario. Sarebbe come negare che i debiti si devono pagare. E se a non pagare i debiti è lo stato, che quello che deve garantire che vengano pagati...

Corbaro 1 anno fa su tio
Parlare ancora di trattamento pensionistico privilegiato, sig. baranzoS, significa o non essersi documentati sulla situazione o voler far finta di niente, come ha fatto la politica negli ultimi 30 anni creando questa voragine finanziaria unica tra le casse pensioni della Svizzera. Un vero fallimento della politica ticinese. Per chi volesse farsi un'idea obiettiva della situazione si raccomanda la visione dell'inchiesta fatta da Falò trasmessa il 9 marzo 2023.

baranzoS 1 anno fa su tio
Risposta a Corbaro
Il privilegio è il fatto di poter godere per legge di un tasso di conversione superiore al 6% e pretendere che a pagare per questo tasso insostenibile siano chiamati a pagare anche i dipendenti del settore privato che oggi ricevono il 5%, e che oltre che essersi visti ridurre le rendite senza poterci fare niente si dovrebbero anche vedere aumentate le imposte per finanziare chi riceve già il 25% in più. Come si dice in termini tecnici, cornuti e mazziati. Davvero i dipendenti pubblici vogliono questo?

Buonsenso? 1 anno fa su tio
A tutti gli altri toccati,a parte il docenti del Liceo di Bellinzona,va bene???? Della serie Fight for your rights get up stand up,get up for your rights

vulpus 1 anno fa su tio
Evidentemente il Governo non ne stà uscendo bene, mettendo la testa sotto la sabbia. Oramai le elezioni hanno anche questo indesiderato effetto collaterale. Un minimo di correttezza sarebbe di dare almeno una risposta: non sono una decina.

baranzoS 1 anno fa su tio
Questa pretesa potrebbe anche essere condivisibile se non fosse cha a pagare per questo trattamento pensionistico privilegiato sarebbero soprattutto i dipendenti del settore privato che oltre che avere un tasso di conversione inferiore del 25-30% dovrebbero anche vedersi aumentare le imposte per permettere ai dipendenti pubblici di godere di tassi di conversione fuori da ogni logica. Spero si vada al più presto al referendum.
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