È la decisione del Parlamento presa nella seduta odierna dopo una lunga discussione.
BELLINZONA - È stato un dibattito infinito, non privo di colpi di scena (e un po’ di confusione). Ma dopo tre ore, il Gran Consiglio ha dato l’ok al rapporto di maggioranza. Sì, quindi, all’anticipo dell’insegnamento del tedesco in prima media con 46 voti a favori e 41 contrari.
Nel documento, approvato dalla Commissione formazione cultura, si chiedeva al Governo di «valutare le modalità più opportune e i relativi accorgimenti» per l’anticipo del tedesco. A favore si sono espressi Lega, Udc e Plr.
«Erano pendenti cinque atti - commenta Michele Guerra (Lega), relatore insieme a Diana Tenconi (PLR) - dopo diversi anni di analisi e trattative, meritano una risposta franca e sincera. L’anticipo di 12 mesi dell’apprendimento del tedesco è un compromesso, non una rivoluzione o un terremoto»
Per quanto riguarda il rapporto di minoranza, sottoscritto da Il Centro e Ps, i firmatari, attraverso diverse proposte, ritenevano «importante e centrale il tema dell’insegnamento del tedesco e utile il tentativo di migliorarne l’apprendimento, senza dimenticare l’importanza (in particolare per il settore terziario) dell’inglese». Si respingeva, però, «l’imposizione rivolta al Consiglio di Stato di anticipare il tedesco in prima media, tanto più se ciò, come pare, avverrà a scapito di materie fondamentali come matematica o italiano». A questo proposito,
Maddalena Ermotti Lepori (Il Centro), relatrice insieme con Anna Biscossa (PS) ha sottolineato come «le nostre proposte» non stravolgano «la griglia oraria» e non aumentino «le ore di insegnamento».
Precedentemente, tramite la risposta a un’interrogazione, il Governo aveva mostrato la propria contrarietà all’idea. «Abbiamo davvero un problema? - si chiede Manuele Bertoli, direttore del DCS - Le nostre scuole sono già, per molte parti, scuole di lingua e sacrificano già altre materie. Questo è un pallino: aggiungere le ore di tedesco è sbagliata».
Nel corso della discussione, Paolo Pamini (UDC) ha deciso di ritirare l’iniziativa parlamentare da lui firmata. La decisione ha creato un po’ di scompiglio, poiché andava a stralciare una parte della conclusione del rapporto di maggioranza (quella relativa al potenziamento nell’insegnamento delle lingue attraverso curricula bilingue nelle scuole private).
La seduta, quindi, è stata aggiornata prima della votazione, non senza qualche momento di confusione (sottolineato da alcuni commenti in aula). Prima dell’approvazione del documento di maggioranza, è stata bocciato un emendamento proposta da Maddalena Ermotti Lepori e Anna Biscossa.