Entrerà in vigore in maniera compiuta non prima dell’anno scolastico 2025/2026.
BELLINZONA - Il Governo ha licenziato oggi il messaggio: la nuova legge delle scuole dell’obbligo prenderà il posto delle vecchie normative, risalenti al 1974 e al 1996.
«Riprende in larga parte testi già esistenti - spiega il Governo - li sistematizza in un contesto unico e conferisce alla scolarizzazione obbligatoria un’unitarietà de jure che di fatto il nostro Cantone già conosce». Contestualmente vengono recepiti nella nuova legge «i principi definiti nel quadro del progetto di riordino delle competenze Cantone/comuni “Ticino 2020”, che per gli ambiti che non toccano la scuola saranno affrontati in altri messaggi governativi».
I cambiamenti principali: definizione dei requisiti per i direttori e vicedirettori degli istituti comunali; riconoscimento dei docenti speciali oggi non riconosciuti alla scuola elementare (docente di educazione fisica, docente di educazione musicale); riconoscimento legale definitivo delle unità scolastiche differenziate; riconoscimento legale definitivo delle sezioni di primo ciclo (oggi definite “classi HarmoS); modifica delle norme sulla dimensione delle sedi di scuola media; impostazione legale del progetto di superamento dei corsi attitudinali e di base nel secondo biennio di scuola media.
Tutte le valutazioni e le decisioni saranno rinviate al momento della conclusione della sperimentazione. «La nuova legge non si addentra nei dettagli organizzativi, che vanno lasciati alle norme di regolamento, ma non prevede più la differenziazione strutturale tipica della scuola media odierna e al momento della licenza finale contempla una sola nota in matematica e tedesco». L’adozione definitiva delle nuove norme inerenti al secondo biennio di scuola media potrà avvenire tenendo conto dei risultati della sperimentazione in corso, perché in ogni caso la nuova Legge delle scuole dell’obbligo non entrerà in vigore prima dell’anno scolastico 2025/2026.