L'interrogazione di Ghisletta e Petralli mette sotto la lente le sovvenzioni a chi si forma negli ospedali del nostro cantone
BELLINZONA - Un futuro senza medici e infermieri per la Svizzera, e - verosimilmente - anche in Ticino. E come si sta lavorando, per evitare un problema che ormai è già (in parte) realtà?
Se lo chiedono i granconsiglieri Raoul Ghisletta (PS) e Giulia Petralli (Verdi) che, sul tema, hanno presentato un'interrogazione relativa ai contributi per la formazione post-diploma presso gli istituti ospedalieri cantonali che, citando il messaggio 8250 del 22.3.23 sulla Pianificazione ospedaliera cantonale, ammonterebbero a 15'000 franchi all'anno per posto di medico assistente a tempo pieno.Sussidi, questi, fondamentali per rendere un panorama ospedaliero appetibile a future dottoresse e dottori.
Al Consiglio di Stato si chiede chiarezza su quali siano «ospedali e cliniche sono stati versati i 4,7 milioni di franchi per un totale di 312,5 medici assistenti a tempo pieno nel 2021 (ultimo dato disponibile)?»
Inoltre: «L’importo di 15'000 fr all’anno per posto di medico assistente a tempo pieno corrisponde all’indennizzo minimo previsto (...) Perché il Canton Ticino non versa importi supplementari, essendo ben chiaro che l’importo di 15'000 non copre i costi di formazione dei medici a carico dell’Ente ospedaliero cantonale?», e ancora, «A quanto ammontano i costi a carico dell’Ente ospedaliero cantonale per formare medici? Quali sono gli ostacoli che impediscono alle cliniche ticinesi di dare un contributo significativo alla formazione post-diploma dei medici?»
Infine: «Il Consiglio di Stato intende adoperarsi per fare in modo che in futuro anche le cliniche ticinesi possano contribuire maggiormente alla formazione post-diploma dei medici, vista la penuria di medici in Svizzera?».