Il documento approda a Montecitorio, modificato rispetto a quello approvato in Senato (dove dovrà tornare per l'approvazione definitiva).
ROMA - Approda alla Camera l'accordo fiscale fra Italia e Svizzera. Domani, infatti, il documento dovrebbe essere discusso (e approvato) dall'aula di Montecitorio.
Il testo, però, è differente rispetto a quello passato a febbraio a palazzo Madama: il Governo italiano ha infatti inserito due emendamenti: l’eliminazione della Svizzera dalla black list e il telelavoro dei frontalieri. Per questa ragione, il testo dovrà poi tornare al Senato per l'approvazione definitiva.
Nello specifico, le due modifiche (art.11bis) fissano la percentuale di smartworking «a un massimo del 40%». Inoltre, si conferma il valore retroattivo (a partire dal 1 febbraio) e temporaneo dell’accordo («entro e non oltre il 30 giugno»).
Inoltre, si provvede all’«eliminazione della Svizzera dall'elenco di cui all'articolo 1 del decreto del Ministro delle finanze 4 maggio 1999».
Nei giorni scorsi, la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il ministro delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti hanno firmato una dichiarazione politica concernente proprio la regolarizzazione delle due questioni fiscali pendenti.