Un'interpellanza dell'UDC intende far luce sulla mobilitazione organizzata dall'associazione ErreDiPi
CAMIGNOLO - Mercoledì prossimo, il 10 maggio, i docenti della Scuola media di Camignolo (così come altre sedi scolastiche e uffici cantonali) si mobiliteranno a favore delle pensioni in occasione della marcia indetta dall'associazione ErreDiPi. Durante la mattinata in questione i docenti della scuola si asterranno dall’insegnamento: non terranno lezioni e sospenderanno qualsiasi attività didattica.
A tal riguardo i Collegi dei docenti hanno inviato delle lettere alle famiglie degli alunni, chiedendo di tenere a casa i figli nella mattinata del 10 maggio. Una missiva che è diventata il contenuto di un'interpellanza presentata da Andrea Giudici e Sergio Morisoli (UDC).
I due deputati chiedono in particolare al Consiglio di Stato come valuta l’invito alle famiglie di non mandare i figli a scuola, e se non ritiene che «le opinioni politico/sindacali dei docenti debbano rimanere fuori dal contesto scolastico?». Viene poi chiesto «in che modo» l'Esecutivo «intende adoperarsi per garantire il regolare svolgimento delle lezioni agli allievi delle scuole medie di Losone, Canobbio e Camignolo ed eventuali altre sedi?» e «Come verranno recuperate le ore di lezioni perse dagli allievi?».
Inoltre, ai democentristi interessa capire cosa pensa il Consiglio di Stato dello sciopero, chi lo ha deciso e chi lo ha permesso (e su quale base giuridica).