Presentato questa mattina il comitato che invita al "Sì" per l'apertura di una domenica supplementare
BELLINZONA - «Il nostro messaggio è molto semplice e vuole essere positivo, di apertura. Rivolto a un cantone disposto ad accogliere i turisti, così come le necessità dei consumatori. Ma che va anche ad aiutare un settore, quello del commercio, fondamentale per il nostro cantone». Con queste parole il granconsigliere Andrea Censi (Lega) ha aperto questa mattina a Bellinzona la presentazione del comitato interpartitico – che vede coinvolti anche Plr, Udc e Centro – a favore della modifica della legge cantonale sull’apertura dei negozi in votazione il 18 giugno.
Al motto di "Apriamoci", da un negozio di sartoria e abbigliamento del centro cittadino, sono state snocciolate le richieste della modifica targata Plr. Tre i punti chiave: «Permettere una sola domenica in più di apertura all'anno, di fatto ciò che prevede la legge federale sul lavoro; poter prolungare di un’ora l’orario di chiusura fino alle 19 durante queste quattro domeniche e nei giorni festivi non parificati alla domenica tranne il primo maggio; infine aumentare le superfici da 200 a 400 metri quadri per quanto riguarda i negozi che hanno diritto alle deroghe di legge previste per le località turistiche la domenica», ha quindi sottolineato la deputata Cristina Maderni (Plr).
«I contratti collettivi non saranno toccati, la protezione dei lavoratori è assolutamente garantita», ha quindi aggiunto Lara Filippini (Udc).
Contro la modifica si sono chiaramente schierati i sindacati Unia e Ocst e anche il Ps che nei mesi scorsi ha raccolto le firme utili al referendum.