Il Consiglio comunale di Mendrisio si riunirà a partire dalle 20. Sul piazzale antistante è previsto un presidio dei promotori del progetto
MENDRISIO - Rampe, parkour e workout. Questa sera si potrebbe arrivare alla fine di una battaglia lunga anni. Verrà infatti messa ai voti la richiesta di un credito di costruzione di 2,6 milioni di franchi per la progettazione definitiva, la realizzazione di un'area di svago - che include il tanto desiderato skatepark - e di un posteggio di servizio riservato agli enti di pronto soccorso nell'area dell'ex macello di Mendrisio.
Al voto, nonostante tutti in Municipio salutino la necessità di una nuova area di svago per i giovani momò, non si arriva però con un pensiero unanime. Abbiamo chiesto all'associazione promotrice MomòSkateBoarding di esprimersi in queste ultime fasi, che, per scaramanzia, ha però deciso di rimandare a più tardi le dichiarazioni. Ha, tuttavia organizzato un piccolo presidio davanti al comune per questa sera.
Contattati anche gli autori del rapporto di minoranza, Roberto Pellegrini dell'Udf ha dichiarato che il «posto non è ideale. Si tratterebbe di uno skatepark per "fanciulli" o ragazzi poco più grandi. In uno spazio così piccolo si dovrebbe fare una scelta per un solo tipo di attività e non forzarne dentro tre. Oggi c'è l’abitudine di fare scelte per farsi belli - questa volta per i giovani, un'altra volta per gli anziani, un'altra ancora per salvare le margherite - lasciando da parte la scelta giusta. Soprattutto a un anno dalle comunali e a pochi mesi dalle federali».
I rapporti - Per riassumere al meglio la situazione abbiamo spulciato due rapporti pubblicati negli scorsi mesi, l'uno della Commissione delle Opere pubbliche e Commissione della Gestione e l'altro di minoranza della Commissione della Gestione.
Nel primo viene chiesto ai municipali di esprimersi a favore della richiesta di credito in quanto il Messaggio proposto è considerato completo e preciso nei contenuti. Riguardo alla paura che il comparto non sia adatto ai giovani in fatto di sicurezza, era stato sollevato in questo rapporto il fatto che l'area verrà recintata e che per le entrate e per le uscite sono stati pensati dei dissuasori atti a impedire il passaggio diretto verso la strada.
Era stato anche inoltre precisato che, pur volendo, la realizzazione di una Zona 30 nell'area potrebbe venire difficilmente autorizzata dal Cantone. Le auto passano sul tratto stradale interessato a una velocità di circa 38-40 chilometri orari e integrare una zona a bassa velocità vorrebbe dire eliminare le strisce pedonali. Strisce che in sé già sono state eliminate. Ed è un punto questo su cui fa forza il rapporto di minoranza.
Questo secondo documento parla anche di un problema fonico, proveniente dalla strada e dalla ferrovia, a cui verrebbero esposti gli utenti dell'area di svago. «Dall’esame dell’incarto della domanda di costruzione, operato in sede commissionale, è emerso che la questione non è stata in alcun modo esaminata (!). Circostanza che è stata confermata dall’esecutivo comunale, rispondendo a un quesito che gli è stato rivolto durante l’esame commissionale del messaggio municipale qui in discussione».
Il secondo rapporto aggiunge, inoltre, che nell'area di svago verrebbero realizzate troppe strutture e critica che per quella faro - lo skatepark - siano state pensate delle rampe di dimensioni troppo ridotte. Infine parla di un'altra possibile ubicazione per l'area di svago, situata nel pozzo di San Martino, in prossimità dei posteggi della piscina comunale.
Entrambi i rapporti sono a disposizione del pubblico sul sito della Città di Mendrisio, sulla pagina dedicata al Consiglio comunale.