La Lega dei Ticinesi critica il rapporto stilato dalla SECO secondo cui «la Svizzera ha beneficiato della libera circolazione».
BELLINZONA - L'aumento dell'immigrazione osservato in terra rossocrociata dopo l'entrata in vigore della libera circolazione ha contribuito in maniera significativa a soddisfare la richiesta di manodopera in Svizzera, che ne ha quindi tratto beneficio. È quanto viene sostenuto, in estrema sintesi, nel 19° rapporto dell'Osservatorio sulla libera circolazione delle persone pubblicato oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).
La Lega dei Ticinesi, però, definisce lo studio «propaganda pro UE del Consiglio federale». Nel comunicare i dati emersi, «il Governo fa un vero e proprio inno ai risultati raggiunti, nascondendo i problemi che soprattutto il Ticino ha dovuto affrontare con l'aumento di lavoratori frontalieri e provenienti dall’UE», scrive il partito nell'odierna presa di posizione.
La Lega invita così il Consiglio federale «a una maggiore oggettività»: «Berna vuole solo imbonire il popolo sui benefici della libera circolazione e sull’Accordo quadro con l’UE, facendo gli interessi dei Cantoni forti e infischiandosene del Ticino».