La scelta radicale del partito ticinese per «una sinistra diversa, coerente e non spocchiosa»
BELLINZONA - Difesa delle neutralità, nessuna concessione alla Nato né apertura nei confronti di Bruxelles.
Il Partito Comunista ticinese presenterà venerdì mattina presso la Cancelleria di Stato la sua lista per il Consiglio Nazionale, dal nome “No UE - No NATO”.
«Si tratta dell'unica lista di sinistra che difende senza se e senza ma la neutralità svizzera e che rifiuta categoricamente l'invio di armi all'Ucraina e a qualsiasi altro paese in guerra», spiega il PC che puntualizza: «Per questi motivi è stato impossibile, per noi comunisti, congiungere la lista del PC con quella di Verdi e PS: quest'ultimo presenta addirittura un programma elettorale che auspica nientemeno che l'adesione della Svizzera all'UE».
Una presa di posizione netta, quella dei comunisti ticinesi che così intendono «chiarire senza ambiguità il proprio collocamento politico: quello di una sinistra diversa, coerente e non spocchiosa, che non si piega alle mode e che anzi è consapevole che senza la difesa della sovranità nazionale e della neutralità è impossibile tutelare i diritti dei lavoratori, salvaguardare il servizio pubblico ed evitare l'escalation della guerra nel pieno dell'Europa».
I nomi in lizza sono quelli dei già granconsiglieri Massimiliano Ay (Bellinzona) e Lea Ferrari (Serravalle) così come Edoardo Cappelletti (Lugano), Zeno Casella (Capriasca), Martino Marconi (Morbio Inferiore) e Alberto Togni (Gordola) e Luca Frei (Cadro). In lista anche la candidata indipendente Mixaris Gerosa (Balerna).