il Centro presenta un'interrogazione al Consiglio di Stato sulla vicenda dei portatili di cui devono munirsi gli apprendisti
BELLINZONA - «La Divisione della formazione professionale ha inviato alle aziende formatrici una lettera nella quale viene
indicato che i nuovi apprendisti dovranno munirsi di un portatile personale con delle specifiche caratteristiche: non solo, oltre al portatile gli studenti dovranno acquistare l’accesso al portale Konvink che costa 255 franchi
per gli impiegati di commercio AFC e 162 franchi per gli impiegati di commercio CFP. In un momento in cui i costi per le economie domestiche sono aumentati in modo importante e visto le difficoltà con le quali sono confrontate le famiglie ticinesi, questa richiesta da parte della DFP risulta abbastanza intempestiva».
Così Giorgio Fonio e Claudio Isabella in un'interrogazione al Consiglio di Stato, che scrivono anche: «Nella missiva, la DFP, invita i datori di lavoro a partecipare ai costi, con indicazione nel contratto di tirocinio.
Per alcune PMI il costo è un carico importante che rischia di disincentivare la formazione degli apprendisti.
Quindi, il voler scaricare il costo sui datori di lavoro è quanto meno discutibile, dal momento che quest’ultimi
svolgono ruolo centrale nella formazione dei giovani e caricarli di nuovo oneri, potrebbe risultare disincentivante nell’essere aziende formatrici».
Fonio e Isabella sottolineano anche che «ci risulta inoltre, che per sostenere gli allievi in difficoltà si stiano attivando in modo autonomo le varie sedi scolastiche, lasciando ai singoli istituti la responsabilità di fare in modo che tutti gli studenti siano provvisti dello strumento».
Di qui la decisione di interrogare il Consiglio: «La decisione di obbligare gli studenti ad acquistare un portatile è condivisa dal Consiglio di Stato? 2. Non si ritiene che questo modo di agire crei delle discriminazioni tra gli allievi? 3. Si è valutato di intervenire con degli aiuti finanziari tramite il fondo cantonale per la formazione
professionale?».