I disagi registrati sul collegamento ferroviario Ticino-Malpensa hanno spinto il consigliere nazionale a inviare una mozione a Berna.
BELLINZONA - Torna a fare la voce grossa il consigliere nazionale Lorenzo Quadri, riguardo al mancato rinnovo della concessione alla ditta di pullman che assicurava collegamenti tra il Ticino e lo scalo internazionale lombardo. I disagi per i passeggeri negli ultimi tempi si sono fatti sentire, un motivo sufficiente per tornare sulla questione. Come promesso, Quadri ha infatti presentato una mozione al Consiglio federale intimandolo a ripristinare le concessioni per un servizio di trasporto collettivo su gomma, abolito nel 2020 a seguito dell'entrata in esercizio del collegamento ferroviario a cadenza oraria.
Secondo il leghista, «il collegamento ferroviario Ticino-Malpensa non può certo dirsi “una storia di successo”. I problemi sono emersi con prepotenza con la ripresa del traffico aereo dopo il periodo pandemico. Da inizio 2020 il DATEC non ha più rinnovato le concessioni federali ai bus che per oltre 15 anni hanno coperto la tratta tra il Ticino e l’aeroporto di Malpensa, malgrado il servizio fornito fosse apprezzato dall’utenza. Questo poiché il CF non voleva che il trasporto collettivo su gomma concorrenziale quello ferroviario».
Guasti, ritardi, soppressione di tratte - In realtà il servizio su rotaia avrebbe però mostrato i propri limiti. «Capita che, per raggiungere la destinazione, i passeggeri rimasti a piedi siano costretti ad arrabattarsi per trovare un taxi. Il risultato è che oggi molti viaggiatori, non fidandosi del treno, si recano alla Malpensa in auto».
«Un passo indietro» - Il consigliere nazionale ripercorre punto per punto la risposta a uno dei numerosi atti parlamentari presentati sul tema. All'interpellanza 17.3489 «il Consiglio federale replicava di essere “convinto che la nuova offerta su rotaia (…) migliorerà in generale, e in particolar modo per i turisti, i collegamenti fra il Ticino e l'aeroporto della Malpensa”. Come prevedibile, le cose sono andate in modo diverso: la soppressione del servizio su gomma ha comportato un passo indietro che danneggia non solo i viaggiatori ticinesi, ma anche il Ticino quale meta turistica e congressuale. Un polo congressuale necessita infatti di collegamenti comodi ed efficienti con gli aeroporti internazionali, che oggi mancano. Ciò vale sia per la Malpensa che per Zurigo».
«Non solo disservizi, anche degrado» - «Sulle carrozze, comprese quelle di prima classe - continua - a causa della mancanza di controllori, si verificano situazioni “da Bronx”: urla, ubriachezza, accattonaggio molesto, fino alle aggressioni fisiche; il tutto non di rado a opera di persone senza biglietto. Il caos asilo che imperversa in Italia ha evidentemente peggiorato la situazione».
«Sono passati tre anni» - «Nel 2017, esprimendosi sull’abolizione delle concessioni ai bus Ticino-Malpensa, il CF si diceva disposto a una rivalutazione della situazione dopo tre anni. I tre anni sono ormai trascorsi».
La richiesta - Quadri chiede dunque a Berna di «di ripristinare la situazione anteriore al 2020 e di tornare ad assegnare le concessioni per un servizio bus Ticino-Malpensa, così da consentire ai passeggeri una libertà di scelta».