Il deputato Ps Maurizio Canetta interroga il Governo sull'azione della Junge Tat di sabato a Bellinzona.
BELLINZONA - La manifestazione di sabato pomeriggio a Bellinzona da parte del gruppo di estrema destra Junge Tat, finisce sul tavolo del Consiglio di Stato. Il deputato del PS, Maurizio Canetta, ha presentato oggi un’interpellanza sui fatti accaduti su una delle torri di Castelgrande con l’intento di sapere se ci sono segnali di inasprimento della propaganda estremista in Ticino.
«Il modus operandi - scrive Canetta - indica che l’azione è stata organizzata in modo tecnicamente complesso, ciò che suggerisce un possibile radicamento del gruppo nel nostro territorio».
Considerazioni che hanno spinto Canetta a chiedere al Consiglio di Stato se ci sono segnali di una eventuale intensificazione di fenomeni di estremismo, in particolare da parte del gruppo Junge Tat, e in che modo vengono tenuti sotto osservazione i social media di questi gruppi di estrema destra. «Come avviene lo scambio di informazioni con la polizia federale, che ha messo sotto osservazione il gruppo Junge Tat? Ci sono elementi che permettono di escludere che persone residenti nel nostro cantone sono legate a questo gruppo?» le domande contenute nell’interpellanza.
Die Junge Tat
La Polizia federale ed Europol, l’agenzia di polizia dell’Unione europea, hanno messo sotto osservazione il gruppo “Junge Tat”. Europol ha scritto in un recente rapporto sul gruppo: «La Svizzera riferisce che il nuovo gruppo di estrema destra Junge Tat sta perseguendo una strategia di comunicazione pubblica sui social media che non ha precedenti nel panorama dell’estremismo». È stato inoltre evidenziato che il gruppo utilizza i social media «in modo quasi professionale». Diversi membri del gruppo sono colpiti da procedimenti giudiziari per le loro azioni. A fine agosto di quest’anno in Germania e in Svizzera sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti di membri di gruppi estremisti di destra.