È l'oggetto dell'interpellanza presentata al Consiglio di Stato da Sara Beretta Piccoli e Massimo Mobiglia
BELLINZONA - «La fiduciaria Ticiconsult era in regola?». Se lo chiedono i deputati dei Verdi liberali ticinesi Sara Beretta Piccoli e Massimo Mobiglia, che invitano il Consiglio di Stato a fare chiarezza sulla vicenda che vede protagonista la società di Marco Chiesa, Piero Marchesi e Pierluigi Pasi.
Un invito a fare chiarezza, «alla luce della confusione che si è creata in queste settimane sui media e soprattutto alla luce del fatto che si tratta di personalità pubbliche di primo rilievo della politica cantonale e federale», a distanza ormai di un paio di settimane dalle Federali 2023.
Beretta Piccoli e Mobiglia chiedono quindi se la Ticiconsult abbia avuto le autorizzazioni necessarie per esercitare l’attività di fiduciaria nel periodo di 14 mesi in cui ha avuto in organico solo un avvocato e nessuno iscritto all’Albo dei fiduciari. Se no, la fiduciaria degli esponenti UDC poteva esercitare senza deroghe o autorizzazioni? E se sì, invece, «quando sono state fatte le verifiche da parte della Vigilanza per la messa in regola della società?».